Capua non costituisce un caso isolato. Furti di fioriere e portalampade in ottone, al di là di cerniere e serrature sradicate dagli ingressi della cappelle, sono stati realizzati – nelle ultime settimane – anche in altri Comuni del Casertano. Tuttavia, il camposanto capuano, insieme a quello della frazione di Sant’Angelo in Formis, è forse quello che ha pagato il tributo maggiore in termini di danneggiamenti. Le vetrate e gli arredi di oltre novanta sepolcri, tra cappelle e loculi vari, distrutti dalla mano di incalliti criminali, sono ricordi troppo recenti per essere dimenticati. A rinfrescarne la memoria, è bastato l’ennesimo raid notturno. Come nel corso dell’ultima azione criminale, anche stanotte sono state rubate portalampade e fioriere in ottone, con conseguente danneggiamenti dei marmi e delle mensole su cui erano collocati. Un ulteriore scempio, che si aggiunge a vari episodi che si sono succeduti anche in altri Comuni. I cittadini, che hanno riversato la propria amarezza sui social, confidano il un intervento concreto delle autorità competenti.