C’è anche una rappresentanza capuana nel nuovo Atlante d’Arte Contemporanea edito dalla De Agostini, storico annuario dedicato alla storia, all’arte e alla tradizione, in mille pagine di cultura e approfondimento. Ritratti d’arte e riflessioni, espresse attraverso le immagini, fanno di Nicola D’Orta, 37 anni, capuano, un professionista poliedrico, capace di suscitare emozioni e sensazioni forti nello spettatore, quale interlocutore privilegiato delle sue opere. D’Orta ha studiato architettura e ha perfezionato le sue conoscenze e una spiccata passione per l’arte conseguendo un master in “Fotografia Avanzata” all’Istituto Europeo del Design di Venezia. Nell’annuario, la storia e la carriera del fotografo e ritrattista sono accompagnate da uno scatto stupendo del 2018, “Bald Church”, fotografia in chiaro scuro (50×70 cm).
La produzione di Nicola D’Orta – è scritto nell’Atlante De Agostini – volge prevalentemente verso un’indagine dei molteplici e stratificati aspetti dell’universo femminile. I suoi modelli sono emblemi di emancipazione ed anticonformismo, donne che non mostrano pudore nell’esibire il proprio corpo che funge solamente da significante temporaneo e mai da significato finale”. Un vero capolavoro d’arte e ricercatezza la serie “No Need To Argue”, in cui il fotografo plasma – con lo sfondo di una struttura carceraria – una composizione scenica che, attraverso l’esaltazione del “pathos” dei corpi immortalati, esorta una delicata riflessione sulla tragedia della Shoah.
Complimenti