Capua, CRONACA

EDITORIALE. “BISOGNA VOLARE PER ANDARE IN UFFICIO”, LOCALI COMUNALI OFF LIMITS PER INVALIDI E ANZIANI

Ritorniamo, per l’ennesima volta, su un argomento che ci è molto caro. D’altronde, la tutela degli invalidi e delle persone anziane dovrebbe essere oggetto di particolare attenzione da parte di quanti sono affidatari, a qualunque titolo, dell’amministrazione di un ente – quello comunale – che gestisce i servizi alla persona e, in particolare, le esigenze del cittadino utente e contribuente. Lasciando ben riposto il consueto velo pietoso già steso sugli uffici Anagrafe, Elettorale e Stato Civile, praticamente irraggiungibili dai soggetti in carrozzina, sprovvisti di ascensore, riponiamo l’attenzione lì dove, invece, gli ascensori ci sono, ma non funzionano. Senza entrare nel merito delle cause, segnaliamo che, oltre a quello della sede principale di piazza di Giudici, è guasto anche l’impianto che conduce all’Ufficio Tributi e agli uffici tecnici, in via Corte della Bagliva. La cosa fa storcere il naso e auspichiamo vivamente che i prossimi amministratori possano essere più “attenti” riguardo alle legittime esigenze di chi ha difficoltà di deambulazione. Ma il problema non sono solo gli ascensori. Non esistono percorsi che consentono a quanti sono in carrozzina una circolazione agevole nel centro storico e, lungo i marciapiedi in cui sono presenti leggere discese destinate ai disabili, spesso sono parcheggiate auto. Riportiamo le considerazioni di un cittadino, che ci ha dato l’occasione di riparlare degli ascensori guasti e dei problemi che affliggono i portatori di handicap.

“Esprimo a nome del Psi e di Capua nel cuore – ha dichiarato il segretario Walter Fierro – l’ indignazione della città per la mancanza di un servizio tanto essenziale per le persone anziane e malate che quotidianamente si recano al Comune. In un’epoca di grandi progressi tecnologici e scientifici e della conquista di nuovi mondi da parte dell’uomo, è assurdo che il soddisfacimento dei più elementari bisogni dei cittadini sia ignorato da chi gestisce la cosa pubblica: gli uffici competenti non restino insensibili difronte all’umanità sofferente e provvedano con urgenza a ripristinare gli ascensori, ammonendo quanti si apprestano ad amministrare la città, che si dia precedenza assoluta ai problemi della quotidianità a partire delle categorie dei più deboli”.

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