Una gestione più oculata del patrimonio storico-archeologico di Santa Maria Capua Vetere. È quanto chiede il consigliere comunale Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città – M5S – Verdi”, in una lettera inviata al ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini.La segnalazione di Aveta prende spunto dalla chiusura del Museo Archeologico, a causa di un guasto all’impianto elettrico, chiusura che si protrae ormai da mesi.«Al di là del problema tecnico – scrive il leader dell’opposizione – mi sia consentito esprimere perplessità sulla gestione dell’importante struttura museale, che dovrebbe rappresentare uno dei vertici del “triangolo archeologico” comprendente anche l’Anfiteatro Campano e il Mitreo. In particolare, mi riferisco alla gestione del verde, alla mancanza di un adeguato sistema di protezione per un importante mosaico collocato nel giardino, alla mancanza di programmazione in merito all’allestimento di una sezione romana, alla manutenzione carente dello stesso edificio storico».Ma l’occasione è utile anche per segnalare altre carenze, a cominciare dal contesto in cui è inserito l’Anfiteatro, dalla “invisibilità” di fatto del Mitreo, dallo stato in cui versa l’Arco Adriano.«Segnalo inoltre – conclude Aveta – che la nostra città è interessata da numerose iniziative edilizie e che spesso gli scavi portano alla luce reperti e strutture dell’antica Capua di rilevante interesse storico. Ciò nonostante, si continuano a rilasciare permessi a costruire e, in alcuni casi, a “coprire” i reperti, o al più a renderli visitabili sporadicamente, quando potrebbe forse essere ipotizzato un percorso di valorizzazione e l’inserimento in un itinerario storico-archeologico comprendente anche i numerosi altri beni che, nel corso dei secoli, sono stati inglobati in edifici privati. Cito, per fare un esempio, la Bottega del Tintore, visitabile solo per pochi giorni all’anno in occasione di aperture speciali».