Per tutti gli amanti delle criptovalute questa settimana inizia nel migliore dei modi dato che poco prima della mezzanotte gli investitori asiatici iniziano le loro attività sul mercato e si è assistito ad uno “short squeeze” che ha portato Bitcoin verso quota 47.000$.
A seguire Bitcoin anche tutto il resto del comparto che ha raggiunto livelli di prezzo che non si vedevano da tempo.
Prima di addentrarci nell’argomento, chiariamo il significato del termine “short squeeze” che si verifica quando il valore di un’azione o un altro titolo sale bruscamente, costringendo i trader che avevano scommesso che il suo prezzo sarebbe sceso a comprarlo per evitare perdite ancora maggiori.
Cerchiamo di capire cosa può aver spinto le criptovalute verso questi livelli di prezzo che non si vedevano da tantissimo tempo. Bisogna considerare che il movimento rialzista di Bitcoin era già iniziato a metà marzo, ed è possibile che la crisi ucraina abbia portato molti a vedere le criptovalute come un bene di rifugio.
La prima spiegazione è di natura tecnica, sappiamo che quando si accumulano gli short (ossia chi scommette sul ribasso del prezzo di un titolo), nel caso in cui questo dovesse salire si possono innescare chiusure di posizioni a cascata.
Questo tipo di comportamento lo vediamo spesso proprio nel mondo delle cripto e può avere degli effetti decisamente dirompenti sul prezzo.
Tra le notizie che si sono rincorse negli ultimi giorni nel mondo delle criptovalute vi è la proposta da parte della la Russia di accettare pagamenti in BTC per il suo petrolio e gas. Ovviamente tali notizie non sono sufficienti a giustificare il rialzo di Bitcoin e sono poco attendibili per il fatto che in principale esportatore di petrolio è la Cina, che ha bandito letteralmente le cripto.
La domanda cruciale che tutti al momento si stanno ponendo è se la risalita dei prezzi proseguirà o subirà una battuta di arresto. Gli analisti confermano che se bitcoin trovasse nei 46 mila USD non più una resistenza, ma un supporto, allora è possibile che prosegua la sua corsa verso l’alto fino ai 50 mila USD visti come ulteriore forte resistenza.