In Campania, nella giornata del 28 marzo 2022 si registrano – rispetto al 21 marzo scorso – 14 incrementi dei livelli idrometrici sulle 29 stazioni di riferimento poste lungo i fiumi, insieme a 12 cali e 3 invarianze. I valori delle foci sono stati condizionati da marea calante a circa mezz’ora dal picco di bassa e mare poco mosso. Rispetto a 7 giorni fa, i livelli idrometrici dei fiumi Sele e Volturno sono in ulteriore ma lieve e non uniforme diminuzione, mentre si presenta un’inversione di tendenza per il Sarno che torna a crescere; in calo nel basso corso il Garigliano. Rispetto al quadriennio precedente, su Garigliano, Volturno e Sele si apprezzano in questa giornata 8 stazioni idrometriche su otto con valori inferiori alle medie del periodo di riferimento, e con differenziali negativi più bassi della settimana precedente per Volturno e Sele, ma in aumento per il basso Garigliano: la regione permane comunque in una fase di siccità primaverile. Inoltre, si segnalano in ulteriore lieve ripresa i volumi dei bacini del Cilento. E’ quanto emerge dall’indagine settimanale dell’Unione regionale Consorzi gestione e tutela del Territorio e Acque Irrigue della Campania (Anbi Campania) che compila il presente bollettino interno, contenente i livelli idrometrici raggiunti dai principali corsi d’acqua nei punti specificati (Fonte: Regione Campania, Centro Funzionale Protezione Civile) ed i volumi idrici presenti nei principali invasi gestiti dai Consorzi di bonifica della regione e – per il lago di Conza – dall’Ente per l’irrigazione della Puglia Lucania e Irpinia. Il Garigliano ieri rispetto al 21 marzo 2022 è da considerarsi in calo nel basso corso: a Cassino si registra un aumento di 3 centimetro ma a Sessa Aurunca c’è un calo di 44 cm. Nel confronto con i dati idrometrici medi del quadriennio 2018 – 2021 si evidenziano un deficit di 8 cm. a Cassino (in diminuzione sulla settimana precedente) e di 107 cm. a Sessa Aurunca (in deciso aumento). Il Volturno rispetto ad una settimana fa è da considerarsi in ulteriore lieve diminuzione nel basso corso, nonostante lievi incrementi dei volumi provenienti dalla valle del Calore Irpino e dall’alta valle in Molise. Il lieve calo di livello a Capua (-7 cm.), porta il maggiore fiume meridionale a 55 centimetri sotto lo zero idrometrico, con diga traversa chiusa a monte della città. Tale situazione vede il Volturno a Capua con un livello idrometrico inferiore di 22 cm. rispetto all’anno scorso e di 65 cm. rispetto alla media del quadriennio 2018-2021 (in diminuzione). Ad Amorosi persiste un deficit sul quadriennio di riferimento anche se calato a 29 cm. Infine, il fiume Sele è in calo rispetto ad una settimana fa ed a valle della diga traversa di Persano si pone in evidenza la diminuzione di Albanella (-8 cm) che porta il livello a 30 cm sullo zero idrometrico. Rispetto ai valori medi 2018-2021, il Sele presenta livelli idrometrici con 1 cm. sotto la media del quadriennio precedente a Contursi (in forte diminuzione) e di 41 cm. sotto la media del periodo di riferimento ad Albanella (in diminuzione).Per quanto riguarda gli invasi, quello sotteso alla diga di Piano della Rocca su fiume Alento appare stabile sulla settimana scorsa a poco più di 13,5 milioni di metri3 e contiene il 55% della sua capacità e con un volume inferiore del 39,50% rispetto ad un anno fa. I volumi dell’invaso di Conza della Campania aggiornati dall’Eipli al 9 marzo 2022 risultano in aumento di quasi 1,2 milioni di metri cubi sul 7 marzo e con circa 44,8 milioni di metri3 esso presenta un volume invasato minore di quello dello scorso anno per quasi 45mila m3.