Nell’ambito di una complessa ed articolata indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, i carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e, in particolare, quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Capua, hanno arrestato sedici spacciatori, tutti accusati di concorso in detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Le indagini, concentrate nel periodo compreso tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, hanno permesso di ricostruire dinamiche, luoghi e protagonisti di un grosso giro di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, di cui gli stessi erano soliti approvvigionarsi a Caivano, a Capua e a Castel Volturno, per la successiva rivendita nella zona di Sparanise. I pusher, nove in carcere e sette agli arresti domiciliari, residenti nei Comuni di Sparanise, Calvi Risorta, Castel Volturno, Caivano e Carinola, sono ritenuti responsabili di circa quattrocento episodi di spaccio. Al più spavaldo tra gli spacciatori – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – sono attribuiti ben 87 cessioni di stupefacenti, solitamente confezionate e nascoste con calamite sui cartelloni stradali e all’interno di diversi vasi di fiori ai margini delle strade. Diecimila euro il valore della droga recuperata e sottoposta a sequestro.