Una tre giorni di grande aggregazione del popolo Sant’Arpinese, accompagnati da un clima magico e molto suggestivo, creato nelle stradine storiche del paese. Un vero e proprio viaggio nel tempo, ricco di tante emozioni e divertimento. La “Festa di Sant’Aloja, una manifestazione promossa da Mimmo Limone, in qualità di direttore artistico dell’evento, rappresenta giornate di felicità e di spensieratezza, all’insegna della musica e della gastronomia, con un occhio fisso alla cultura e alla storia locale. Le stradine del paese sono state interessate da numerosi appuntamenti artistico-culturali, curate dalle associazioni che hanno partecipato a questo grande evento. Al culmine di queste tre giornate, l’amministrazione comunale presidiata dal sindaco Ernesto Di Mattia ha rivelato una targa turistica in cui si riportano le notizie storico-culturali di vico Sant’Aloja. Denominazione derivante dalla convinzione che il termine Sant’Aloia è la corruzione partenopea del modo in cui veniva pronunciato in francese “Eligio”, un santo a cui i d’Angiò erano molto legati. Prova ne è la presenza in diversi comuni del sud Italia di contrade o toponimi quali Sant’Aloia o S.Loja derivanti dal legame con il santo francese con gli angioini. “Felicissimi per la grande riuscita della Festa di Sant’Aloja, il risultato finale ci ripaga di tutti gli sforzi e i sacrifici fatti negli ultimi mesi”, hanno dichiarato il sindaco Ernesto di Mattia e l’assessore alla cultura Giovanni Maisto. Inoltre il presidente della Pro Loco Aldo Pezzella aggiunge “Siamo soddisfatti del successo di questa seconda edizione della Festa e a tal proposito esprimiamo un grazie veramente grosso a Mimmo Limone per il suo grande impegno e la sua tenacia nel portare avanti la complessa organizzazione di questo evento”. Il vico Sant’Aloia rappresenta una prova linguistica ed urbanistica del passaggio dei francesi nel 1300.