Caserta (pm) – Domani, alle 10.30, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, interverrà all’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta per la inaugurazione dei lavori di realizzazione di una nuova struttura sanitaria con 177 posti letto (nella foto di testa, il rendering dell’opera), finanziata con i fondi della Missione “M6.C2-1.2. Verso un ospedale sicuro e sostenibile” del Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC) al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Fondo opere indifferibili (FOI). La costruzione sostituirà tre vecchi edifici ospedalieri, che saranno interamente demoliti perché non più a norma. Il rilevante intervento edilizio si affianca agli altri già in corso per la costruzione di due nuove palazzine destinate ad ospitare i reparti ammodernati di radioterapia e medicina nucleare nonché l’unità spinale, l’una, e otto avanzate sale operatorie, l’altra. La struttura ospedaliera, per vero, è già da qualche tempo oggetto di una più generale riqualificazione strutturale e funzionale. Tuttavia permangono le difficoltà sui fronti più incresciosi del pronto soccorso con i suoi tempi di attesa non poche volte abnormi e delle liste di attesa per le visite specialistiche. Non a caso abbiamo usato il termine propriamente bellico “fronti”, perché soprattutto calzante per il pronto soccorso. Nella dottrina militare, in questa assimilazione, conta innanzitutto la prima linea, E che cos’è il pronto soccorso di un ospedale, per tale paragone, se non la prima linea sanitaria? E fuori di metafora, dunque, tutto dovrebbe ruotare intorno ad esso perché operi sempre in piena efficienza. Anche attraverso dei distacchi di personale dagli altri reparti, se il punto critico è costituito dagli organici.
Anche l’unità di osservazione breve intensiva (OBI), per vero, benché formalmente istituita, segna il passo per la difficoltà di reperirne gli addetti. L’OBI, che a Caserta è stata dimensionata su 10 posti letto, è una struttura sanitaria strategica. Costituisce una modalità di gestione delle emergenze-urgenze per pazienti con problemi clinici acuti ad alto grado di criticità ma a basso rischio evolutivo, oppure a bassa criticità ma con potenziale rischio evolutivo, aventi un’elevata probabilità di reversibilità, con necessità di un iter diagnostico e terapeutico non differibile e/o non gestibile in altri contesti assistenziali. Tale modalità, caratterizzata da un’alta intensità assistenziale, per il notevole impegno del personale medico ed infermieristico, l’esecuzione di accertamenti diagnostici, il monitoraggio clinico e la pianificazione di strategie terapeutiche, viene erogata in un arco di tempo definito e limitato, al fine di individuare il livello di trattamento assistenziale più idoneo.
Dopo l’inaugurazione del cantiere, il direttore generale dell’ospedale, Gaetano Gubitosa, accompagnerà il presidente De Luca per una ricognizione dei lavori completati e di quelli in corso.
Alle ore 11.45, nell’aula magna, è previsto un intervento conclusivo della visita da parte di quest’ultimo.