Caserta – L’ipotesi di una ulteriore cessione di quote di Poste Italiane nell’ambito del piano di privatizzazione varato da tempo dal governo (la prima alienazione risale al 2015) e ribadito nel gennaio scorso preoccupa non poco i sindacati di categoria, che temono la perdita di occupazione e lo smarrimento della funzione di coesione sociale garantita sinora dalla istituzione postale nei suoi 162 anni di vita. Né l’assicurazione del ministro Giorgetti che “lo Stato [ne] manterrà comunque il controllo” li tranquillizza più di tanto.
E’ in questo contesto che si inseriscono le azioni di protesta dei dipendenti in atto nel Paese in questi giorni e, per quanto concerne la realtà campana, la formale e severa nota di protesta del segretario regionale della UILPOSTE, il casertano Pasquale Nota (nella foto a fianco).
Il documento – che pubblichiamo in basso – ben riassume i termini delle questioni controverse, con riguardo sia alle decisioni ministeriali che ai rischi concreti, soprattutto per l’interesse pubblico, che si determineranno da esse.
IL DOCUMENTO SINDACALE