TRENTOLA DUCENTA– Grazie ad un’attenta e sofisticata attività d’indagine, i Carabinieri di Trentola Ducenta hanno eseguito un’ordinanza del GIP del Tribunale di Napoli Nord per l’applicazione di misure cautelari a carico di 7 persone (destinatari uno di custodia cautelare in carcere, tre degli arresti domiciliari, due del divieto di dimore ed uno dell’obbligo di presentazione alla P.G.), con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto, aggravati dal metodo estorsivo del cosiddetto “Cavallo di Ritorno”.
I militari avevano registrato, ad inizio anno, un incremento notevole dei furti d’auto in tutta la zona dell’agro aversano, e da qui partono con tutta un’attività d’indagine, attraverso tabulati telefonici, spostamenti, ma soprattutto il riconoscimento facciale da parte delle vittime.
Il vero è proprio “braccio operativo” nel derubare era formato da 5 persone, mentre gli altri erano dediti alla sola attività estorsiva.
Gli automobilisti una volta entrati nel “mirino” degli indagati, c’era il cosiddetto “cavallo di ritorno”, tattica spesso usata da chi commette furti d’auto. Il modus operandi è sempre lo stesso, gli automobilisti venivano contattati telefonicamente da uno dei 7 indagati, ed estorcevano cifre di tutto rispetto, dai 900 ai 1500 euro per far ritrovare l’auto ai malcapitati, ma soprattutto un’attività estorsiva in piena regola.