Pignataro Maggiore. Non si arresta la spregevole serie di furti perpetrati ai danni della cooperativa sociale Apeiron, impegnata dal 2008 nella gestione di beni confiscati alla criminalità e all’attivazione di percorsi di reinserimento socio – lavorativo. La società, in un post pubblicato su facebook, punta il dito contro la camorra, ritenuta responsabile dell’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai suoi danni, e chiede nel frattempo un incontro con il prefetto e l’intervento della magistratura. “Siamo stanchi – è riportato nella nota divulgata sul social network – questo è il terzo furto a 100 Moggi negli ultimi mesi. Siamo arrivati a quasi 80mila euro di danni”. Solidarietà è stata espressa, oltre che da tanti cittadini e da esponenti di movimenti culturali del territorio, anche dall’associazione “Le Piazze del Sapere. “Partendo da questa vicenda – ha dichiarato il referente del sodalizio Pasquale Iorio – ribadiamo la proposta di organizzare un incontro per approfondire e verificare l’esperienza, nota a livello nazionale ed europeo come “modello Caserta”, di uso sociale e produttivo dei beni “liberati”, grazie a cui in territori difficili come il nostro si possono creare nuove condizioni di riscatto civile, fondate su produzioni ed imprese di carattere sociale. Tale iniziativa si può svolgere a settembre a Caserta con la partecipazione di enti ed istituzioni, in primo luogo con il coinvolgimento dei comuni interessati, del consorzio Agrorinasce, delle forze sociali ed imprenditoriali, del mondo del terzo settore e del volontariato.”