Passeggiando lungo il Volturno, è impossibile non notare lo stato in cui versa la Riviera Casilina. Gli arbusti lungo gli argini, sono ormai tronchi che arrivano sino alle balaustre. Di sera poi, la folta vegetazione diviene ricettacolo di insetti ed animali, che rendono poco piacevole la permanenza lungo la riviera, di coloro che vi si recano in cerca di refrigerio. L’inciviltà di alcuni cittadini, come se non bastasse, aggrava la situazione, costringendo chi passeggia a fare lo slalom tra escrementi, fetore e rifiuti abbandonati. La Riviera Casilina, bellissima passeggiata lungo il Volturno, potrebbe essere un attrattore turistico, soprattutto nei caldi mesi estivi. Da diversi anni, purtroppo, la manutenzione e la gestione del verde, lasciano a desiderare. Eccetto interventi sporadici, pare mancare una gestione ordinaria pianificata, che dia alla Riviera il giusto lustro. Difatti, in piena estate, periodo nel quale dovrebbe essere maggiormente valorizzata, la ritroviamo invasa da erbacce, arbusti e con rifiuti disseminati lungo il suo perimetro. La vegetazione lungo gli argini, ha invaso le balaustre al punto tale, da minarne la stabilità. Certo, parte del degrado è causata, come anticipato, anche dall’inciviltà di alcune persone, ma si potrebbe intervenire intensificando i controlli (le multe sono sempre un ottimo deterrente) o con il tanto atteso (e tanto annunciato) sistema di videosorveglianza. La passeggiata lungo il Volturno ha sempre attratto persone dai paesi limitrofi, ed è sempre stata una cartolina, un biglietto da visita della città. Il fatto che sia in queste condizioni e alla mercé degli incivili, di certo non la rende appetibile. Capua è città a vocazione turistica, con un patrimonio immenso e ci si rende conto della difficoltà nel gestirlo e manutenerlo tutto, ma punti nevralgici come questo, meritano una considerazione diversa. L’installazione di panchine nuove e di cestini è funzionale, certamente, ma se inserito in un intervento più ampio di riqualificazione. Numerose sono le lamentele dei cittadini, che non possono godere appieno della frescura e della bellezza della Riviera e di esercenti e ristoratori, che speravano in un rilancio, dopo mesi difficili. Questa sarebbe potuta essere l’estate del rilancio turistico per la città, come avvenuto per i paesi limitrofi, come San Tammaro e S. Maria C.V. Invece, è stata per Capua un’occasione mancata.
Cara Teresa, parlare di rilancio turistico a Capua? E’ un sogno, un utopia. C’è stato per due anni, l’assessore al ramo: è stato trombato.