NAPOLI. Il direttore generale Arpac Stefano Sorvino è tra gli esponenti del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente intervenuti nell’ambito del Green Symposium 2021, evento dedicato all’economia circolare in chiave di rilancio del Mezzogiorno. Il dg dell’Arpa Campania, insieme ad Alessandro Bratti, dg di Ispra e Marco Lupo, dg di Arpa Lazio e vicepresidente del Snpa, ha commentato il Rapporto di Sistema sui controlli ambientali, presentato proprio in occasione dell’evento promosso dal Conai e organizzato da RiciclaTv. Alla sessione di presentazione del Rapporto hanno partecipato, tra gli altri, il magistrato Egle Pilla, la dg di Fise Assoambiente Elsabetta Perrotta e il direttore del Dipartimento Valutazioni e controlli di Ispra, Alfredo Pini. Il rapporto Snpa offre un ampio quadro conoscitivo su quello che è il sistema dei controlli ambientali in Italia effettuati dal personale di Ispra e delle Agenzie ambientali presso gli impianti sottoposti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e alla normativa Seveso.
«Nella prospettiva prossima della transizione ecologica e dei grandi investimenti», ha sottolineato il dg di Arpac, «il tema dei controlli è destinato ad assumere rilevanza crescente, anche per favorire forme realmente innovative di sviluppo e scoraggiare fenomeni di concorrenza sleale. Va operata tuttavia una distinzione tra i controlli ordinari istituzionali, che svolgiamo annualmente sulla base dei nostri programmi di attività distinti per tipologie (controlli questi che hanno una funzione fondamentalmente preventiva) e i controlli straordinari, svolti nella maggior parte dei casi a supporto delle autorità giudiziarie e degli organi di polizia delegati. Questi ultimi rappresentano un impegno ulteriore e non del tutto programmabile, a cui bisogna dare risposte adeguate e tempestive e a cui si cerca di far fronte con le risorse e il personale disponibili».
«Bisognerà quindi – ha aggiunto Sorvino – consolidare maggiormente gli strumenti e le strutture tecniche deputati ai controlli. Una problematica con cui ci confrontiamo quotidianamente è la molteplicità di compiti sempre crescenti e sempre più impegnativi, a fronte di una carenza strutturale di uomini e mezzi».