Rubrica: EVASIONE CULTURALE A CHILOMETRO ZERO E AD EURO UNO. Viviamo nella storia, nell’arte e nella bellezza: tutto è a portata di mano. Bisogna soltanto riscoprirlo perché tutto è già intorno a noi e fruibile a costo pressoché zero; il costo di un caffè.
Qualche giorno fa percorrevo la via Gran Maestrato di San Lazzaro di Capua. Ad un tratto un automobilista abbastanza anziano, con a fianco, presumo, la propria moglie, mi ha chiesto ove fosse il Pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Capua, ove aveva bisogno di portarsi con urgenza, a causa di un malore acuto sofferto dalla persona che l’affiancava. Pareva molto sicuro del fatto suo, tant’è che mi richiedeva semplicemente la conferma sulla giustezza della strada che stava percorrendo. Gli rispondevo che, purtroppo, a Capua, già da alcuni anni, non era più operante il locale ospedale. L’interlocutore replicava, quasi seccato, che ciò non era possibile, in quanto qualche centinaio di metri prima aveva visto, ben visibile, un segnale stradale verticale che lo segnalava. Ho cercato di spiegargli che erano attive delle strutture sanitarie alternative e volevo indicargliele, ma non è stato possibile, a causa della fretta del mio interlocutore che si allontanava rapidamente. Ho pensato che il predetto automobilista provenisse da qualche paese della parte interna della nostra provincia e che, pertanto, non fosse informato dell’intervenuta soppressione del pronto soccorso ospedaliero. Ho presunto che lo stesso fosse incorso in un abbaglio; ciononostante mi sono riportato a ritroso per capire il motivo per il quale poteva essere stato indotto in errore. Con mia somma meraviglia mi rendevo conto che il signore in questione aveva ragione da vendere: all’inizio di via Gran Maestrato di San Lazzaro, alla confluenza con il Corso Gran Priorato di Malta, di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Dame Monache, risulta, infatti, apposto un segnale stradale di indicazione recante il logo “Pronto Soccorso Ospedale”.
A questo punto, ho voluto verificare se anche sulle altre arterie adducenti a Capua risultassero ancora apposti segnali stradali di eguale contenuto. Purtroppo, quello appena citato non era l’unico segnale impropriamente collocato, poiché l’ho visto apposto per ben due volte, su lati diversi, all’incrocio tra via Tifatina e via Pomerio.
Lo sfortunato automobilista era, quindi, giunto all’altezza del punto in cui lo avevo incontrato, seguendo la segnaletica stradale, già intravista in precedenza. Nei giorni successivi, ho prestato maggiore attenzione anche sugli altri versanti della viabilità cittadina, rinvenendo lo stesso segnale su via Napoli, all’altezza della Banca Intesa Sanpaolo (già Banco di Napoli) ed ancora sulla medesima arteria, qualche decina di metri prima della rotonda di Porta Napoli, sul ponte adiacente i bastioni, e, pertanto, a qualche centinaio di metri dall’immobile dove un tempo era attivo effettivamente il nosocomio cittadino.
Analoghi segnali si trovano in prossimità dello stabilimento Pirotecnico Militare di Capua e della rotonda stradale all’altezza del Viale ferrovia.
Possiamo immaginare che se l’ospedale cittadino fosse stato ancora funzionante, avrebbe fruito di un’ottima segnaletica stradale: oggi, invece, veicola gli ignari malcapitati, abbisognevoli di soccorso sanitario, verso un’inesistente struttura sanitaria. La natura sta provvedendo, in parte, a risolvere il problema della mancata rimozione della segnaletica stradale fuorviante: il segnale stradale posizionato a poca distanza dalla rotonda di Porta Napoli è, difatti, pressoché avvolto dalla fitta vegetazione che su di esso incombe dal soprastante bastione e, pertanto, è poco o per niente visibile. Da questo versante siamo almeno sicuri che gli utenti stradali, non ravvisandolo, siccome il segnale è occultato dal fogliame, non potranno mai giungere in un ospedale fantasma. Confidiamo in una futura, sia pure impossibile, riapertura del nostro ospedale; in tal modo non ci dovremmo preoccupare di installare la relativa segnaletica stradale giacché tuttora operante. Gli ottimisti vedono in tutto ciò un segno beneagurante sul futuro (ospedaliero) di Capua.
Un baratro dal quale Capua -ahimè- non ne uscirà più, nonostante che qualche azzeccacarbugli di turno sicuramente venga nei prossimi mesi ad assicurare l’elettorato !