Con un post su Facebook, l’amministrazione comunale di Carinaro si è espressa in merito alla questione Biodigestore. Nella giornata di martedì si è tenuta la prima Conferenza dei Servizi relativi alla procedura per il rilascio del provvedimento unico autorizzatorio regionale per il Biodigestore da FORSU da realizzarsi in Zona Asi nel Comune di Gricignano d’Aversa.
Il Comune di Carinaro ha manifestato formalmente, in via preliminare, profonde perplessità rispetto alla realizzazione di detto impianto, sia sul piano procedimentale, in ordine alla regolarità e alla ritualità della procedura stessa , sia sul piano strettamente urbanistico attesa l’assenza di compatibilità rispetto a quanto precipuamente previsto dagli strumenti urbanistici di riferimento ed alle determinazioni assunte dalle Amministrazioni interessate, in uno al rilevante impatto ambientale. Attesa la natura meramente programmatica e organizzativa del presente primo incontro, il Comune di Carinaro si è riservato ulteriori approfondimenti e/o valutazioni tecniche nel merito, da rendere nelle successive sedute della Conferenza a tal fine deputate, di cui la prossima si terrà il prossimo 2 dicembre.
Nel corso di quest’anno, però, c’è stata una interlocuzione continua con lo Staff Regionale preposto a tale procedimento durante la quale abbiamo chiesto più volte integrazioni documentali a questo progetto, integrazioni che denotano le tante carenze ,evidenziate puntualmente in sede di conferenza dei servizi anche da Arpa Campania. Abbiamo chiesto:- un adeguato studio dei venti che potesse escludere in modo scientificamente dimostrabile l’estensione dell’impatto di natura odorigena;- integrazioni circa un piano di evacuazione della fabbrica e/o dei territori circostanti ,in caso di deflagrazione non controllabile o imprevista;- uno studio trasportistico dei rifiuti e dei digestati .Richieste, allo stato, rimaste inevase!
Quanto, infine , alla nota prodotta dal Comune di Gricignano d’Aversa ed inerente l’asserita intervenuta indisponibilità dei suoli in capo alla società richiedente , di tanto abbiamo preso atto e pertanto, abbiamo invitato a valutare la sopravvenuta improcedibilità per la richiesta di rilascio del PAUR.
