Capua, CULTURA

GIORNATE FAI. IL CASERTANO PRESENTA I SUOI GIOIELLI, CAPUA PROTAGONISTA NEL PROSSIMO WEEKEND CON I SUOI MONUMENTI

IL 16 E 17 ottobre tornano le Giornate FAI di autunno: la Campania apre lo scrigno dei suoi tesori per accogliere i visitatori in luoghi ricchi di fascino. In Italia non ci sono solo mete turistiche rinomate, ma anche piccole città che celano spesso perle preziose da scoprire o da riscoprire. In provincia di Caserta, diversi gli appuntamenti in programma. Oltre all’apertura del Parco delle Sorgenti Ferrarelle di Riardo, è a Capua che si concentra il maggior numero di siti aperti. Tra le antiche viuzze della Regina del Volturno, si può leggere una storia secolare narrata per immagini. Saranno visitabili il Museo Diocesano, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la cripta Ipogea, il Campanile del Duomo e le chiese della Capua Longobarda. A Pietramelara, invece, il Fai organizza una visita guidata al Centro Storico e alla Torre Medioevale.

Da segnalare poi, nell’Aversano, le Alberate di Asprinia di Cesa, la Grotta del Buono, il Chiostro e i resti della chiesa dei Sant’ Audeno. A Caserta, sarà visitabile il Sacrario ai Caduti dell’Aeronautica Militare, mentre a Lusciano sarà possibile effettuare la visita alle Cantine I Borboni. In concomitanza alle Giornate Fai d’autunno, a Capua, nel cortile di Palazzo Fieramosca, sede dell’ Unità Operativa di Salute Mentale, si terrà la presentazione del protocollo d’intesa firmato lo scorso luglio, tra l’ ASL Caserta e l’Associazione Architempo, organizzatrice del “ Capua il Luogo della Lingua Festival “. IL progetto è stato fortemente voluto da Gaetano De Mattia, Direttore del UOSM di Capua e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Caserta e da Augusto Ferraiuolo, Responsabile del Centro Diurno. La collaborazione di Architempo consentirà un ulteriore passo avanti in questo processo di sensibilizzazione e di reinserimento sociale. “I paesi si salvano con gli occhi, scrive Franco Arminio, il poeta “paesologo” cantore dei piccoli centri e dei borghi abbandonati. Ma con lo sguardo stupito , si possono accarezzare e restituire inediti orizzonti, con nuovi spazi di speranza a chi è stato meno fortunato nella vita.

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