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GIUDICE DI PACE DI PIEDIMONTE M., L’ORDINE FORENSE DIALOGA CON MAGISTRATURA E POLITICA PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ GIUDIZIARIE

Il lavoro del rinnovato Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha prodotto un nuovo ed importante risultato per quanto riguarda la sopravvivenza dell’ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte Matese. L’incontro, voluto ed organizzato dal nuovo Consiglio dell’Ordine, tenutosi nella giornata di lunedì 11 ottobre, presso i locali dell’ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte Matese, alla presenza dei Sindaci di Piedimonte dott. Victor Civitillo, di Alife dott.ssa Maria Luisa Di Tommaso e di Caiazzo dott. Stefano Giaquinto, alla presenza del Giudice delegato dal tribunale per l’ufficio del giudice di pace di Piedimonte Matese dott. Antonio Riccio e del Presidente del Consiglio dell’ordine avv. Ugo Verrillo, dei consiglieri delegati ai rapporti con gli uffici del giudice di pace avv. Antonio Spallieri e e avv. Pasquale Romano, unitamente ai consiglieri referenti del territorio avv. Crescenzo di Tommaso e Salvatore D’Albenzio, oltre alla presenza dell’avv. Angela Del Vecchio, ha prodotto quale risultato un rapido intervento delle istituzioni che hanno di fatto consentito che le attività ordinarie possano tranquillamente svolgersi. All’incontro erano presenti inoltre alcuni dei rappresentanti del Consorzio per la gestione degli uffici del giudice di pace. In particolare il Comune di Alife ha disposto l’assegnazione all’ufficio del giudice di Pace di Piedimonte di un dipendente di categoria C, ed il Comune di Piedimonte ha chiesto alla Presidenza del Tribunale l’autorizzazione affinché l’ex cancelliere possa affiancare i due incaricati. Per la prima volta, grazie all’intercessione del COA che ha fortemente voluto e organizzato tale appuntamento, la politica locale e la magistratura hanno dialogato sul tema giustizia ed hanno prodotto un valido risultato .Le parole del Presidente Verrillo:“La  collaborazione con gli enti e le istituzioni al fine di salvaguardare i presidi di giustizia nelle realtà territoriali è, e sarà una prerogativa del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.Il nostro obiettivo è quello di porre fine alla sofferenza della nostra classe che deriva da una gestione non adeguata alle esigenze dell’avvocatura.Auspico che la collaborazione finora avuta con le istituzioni si possa ritrovare con la Presidenza del Tribunale per rimuovere tutti i provvedimenti restrittivi per l’accesso alle strutture”.

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