L’intervista di oggi, che vi proporrò in due pubblicazioni, vede come protagonista Antonio Grasso, avvocato, allevatore e Presidente del Circolo di razza.
VALENTINA
Ciao Antonio , benvenuto. Tu sei Presidente del Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese ed allevi questa splendida razza.
ANTONIO
Ciao Valentina, grazie per l’introduzione. Sì, allevo questo meraviglioso cane, il Pastore Maremmano- Abruzzese che è un’antichissima razza italiana e, a ragione, viene spesso definito l’Orgoglio della nostra cinofilia.
VALENTINA
Oggi vogliamo approfondire con te l’argomento, raccontaci quali sono le sue origini.
ANTONIO
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, ma abbiamo numerose testimonianze presenti negli autori latini sin dal primo secolo avanti Cristo. Su tutti, i più famosi sono Columella e Varrone che, nei loro trattati sull’agricoltura, parlano del canis pastoralis, descrivendolo dotato di grande coraggio per scacciare gli animali selvatici, con aspetto imponente e maestoso, dal bianco mantello che permette di donare serenità agli ovini e distinguerlo, al crepuscolo, dal predatore.
VALENTINA
Quindi si tratta di un esemplare che da sempre è stato un po’ il simbolo dei cani da gregge?
ANTONIO
Si, come è chiaro da quanto detto, il maremmano-abruzzese è un cane da protezione del gregge. Anzi, a seguito di studi condotti presso l’università di Massachussets dal Prof. Raymond Coppinger, è stato individuato come il miglior cane da protezione del mondo, il più equilibrato e il più affidabile.
VALENTINA
Se non sbaglio però in alcuni periodi abbiamo visto poco la loro presenza nell’ambito, come mai?
ANTONIO
In effetti sì, perché con la flessione della pastorizia, il suo ruolo di difensore del gregge era stato nel secolo scorso un po’ messo da parte e l’allevamento del Maremmano Abruzzese, allontanatosi dagli ambienti pastorali, si era concentrato maggiormente sull’aspetto morfologico, con un preoccupante peggioramento del carattere.
VALENTINA
Ad oggi invece?
ANTONIO
Oggi con il ritorno del lupo sull’arco alpino e sull’appennino il ruolo di cane da guardiania del Pastore Maremmano Abruzzese è di nuovo di fondamentale importanza per esercitare un potere dissuasivo sugli attacchi da parte dello storico predatore del gregge e – allo stesso tempo- per evitare l’odiosa pratica dello stesso.
VALENTINA
Come si è risolta la questione carattere/lavoro che hai accennato prima?
ANTONIO
Negli ultimi anni, il Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese, di concerto con l’Ente Nazionale della Cinofilia, ha istituito un settore lavoro per consentire la reintroduzione del cane selezionato all’interno delle greggi, inserendo nella selezione anche test per l’equilibrio caratteriale, ponendo quindi al centro dell’allevamento la funzione e il carattere di questo cane, forgiato da secoli di duro lavoro.
VALENTINA
Bene, ti ringrazio Antonio , e ci vediamo settimana per la seconda parte di questo articolo.
ANTONIO
Grazie ed a presto