ATTUALITA'

EDITORIALE: PROBLEMI CONNESSI ALLE DISABILITA’, NON BASTA PARLARNE

In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, istituita quaranta anni fa dalle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza delle persone circa i problemi e le difficoltà che troppo spesso accompagnano la vita dei soggetti portatori di handicap, la testata urbanistica “Urbanews” dedicherà – oggi – gran parte dei suoi articoli all’importante tematica. Questo editoriale farà da introduzione agli elaborati realizzati da alcuni collaboratori che, animati da lodevole sensibilità, hanno trattato la disabilità sotto vari aspetti, attraverso l’arte, la letteratura, la cinematografia e lo sport. L’obiettivo, nel piccolo contesto editoriale, è accedere una luce, una fiaccola di speranza che si aggiunge a quelle che, in ogni parte del mondo, riflettono e amplificano la centralità dell’argomento. Anche Urbanews è vicina ai disabili e, come già ha ampiamente dimostrato in pochi mesi dalla sua nascita, conferma la massima disponibilità a divulgare qualunque sia il risultato di concrete azioni tese ad azzerare ogni forma di discriminazione, anche “distratta” e non dolosamente voluta, facendosi portavoce di iniziative che siano tese verso tale scopo, sempre attenta nel contempo a “mortificare” condotte scelerate e “omissive”. In fondo, anche il non adoperarsi per abbattere le barriere architettoniche è un’azione che contrasta con il senso vero del vivere civile. Anche dimenticarsi di prevedere piazzole di sosta per disabili, privilegiando quelle a pagamento con strisce blu, non ha senso, così come lasciare impunite le fermate all’interno degli stalli riservati ai titolari di contrassegno. Fa rabbia quando un ascensore non c’è o, peggio ancora, non funziona. Paletti, marciapiedi alti e inaccessibili, soste selvagge a ridosso delle discese per carrozzelle. Siamo così abituati che quasi non ci si rende conto. Non immaginiamo che, dietro quelle condotte scellerate e quelle omissioni, si nasconde il disagio di un disabile. E allora gridiamo il nostro disprezzo. Non ci nascondiamo dietro l’ipocrisia delle parole. Facciamo di più per chi è affetto da disabilità.

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