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DISABILITÀ E ANIMALI, LA “PET THERAPY”

Oggi, giornata internazionale della disabilità, voglio parlarvi di animali che aiutano gli esseri umani affetti da disabilità. Sì, perché loro non fanno altro nella vita che dare amore al genere umano. Si chiama Pet Therapy, una psicoterapia volta a curare, o comunque a migliorare diverse patologie fisiche e psichiche, con l’aiuto di alcune specie di animali. In pratica, fa da supporto alle cure tradizionali, aiutando a stabilire una comunicazione tra medico e paziente, questo grazie all’aiuto degli animali. La Pet Therapy ha origine negli Stati Uniti con Boris Levinson, un neuropsichiatra infantile, il quale notò il cambiamento di un bambino autistico con il suo cane, perché con lui riusciva a mostrare le proprie sensazioni ed emozioni. Così questa terapia ha preso sempre più piede anche in Italia, aiutando bambini, anziani e alcune categorie di malati. Avere vicino un animale regala benefici immensi sia fisici che psichici, addirittura molti studi hanno mostrato che accarezzare semplicemente un animale riduce la pressione arteriosa e contribuisce a regolarizzare la frequenza cardiaca per chi soffre di problemi di cuore e di pressione alta. E non solo, ecco perché la loro vicinanza non può che fare bene in questi ambiti, ma in generale a tutti gli esseri umani. 

Gli animali in questione sono vari, ovviamente sono scelte alcune specie per la loro maggiore attitudine, e nello specifico sono cani, gatti, poi i criceti, conigli, e a seguire asini, capre, cavalli, e infine i delfini, e negli ultimi tempi anche i pappagalli contribuiscono, grazie ad un’associazione che ha una grande sensibilità per questo tema, l’Associazione Passione Pappagalli Free Flight che organizza eventi proprio per persone disabili. Oppure come in Thailandia  dove i protagonisti, invece dei soliti animali domestici, sono gli elefanti, che hanno dimostrato molta pazienza soprattutto nel rapportarsi con i bambini. Durante ogni terapia i pazienti iniziano accarezzando la pelle rugosa degli elefanti per poi passeggiare nei boschi, in groppa o appoggiati alle loro enormi orecchie…gli elefanti fanno da guida ai bambini non vedenti proprio come i nostri cani per ciechi.

Ci sarebbe da raccontare dettagli per ogni specie, e magari ve li racconterò in altri articoli, ma in questo giorno volevo soltanto ricordare quanto la presenza ed il rapporto con l’animale aiuta gli esseri umani, e  soprattutto nei casi di disabilità risveglia il loro interesse e l’attenzione, creando energie positive che distolgono e rendono più accettabile i loro disagi. 

Alda Merini dice : perché amo gli animali? Perché io sono una di loro… se fossimo tutti capaci di essere come loro allora il mondo sarebbe un posto più sicuro. 

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