Quando si decide di raccontare una storia devi affrontare due grandi sfide: una è cercare di catturare ogni dettaglio di ciò che ti viene raccontato e saperlo interpretare; l’altra è immedesimarti in quella storia per adornarla di tutte le sfumature che le appartengono e riuscire ad entrare nel cuore di tutti. E credetemi è qualcosa di meraviglioso e forte umanamente parlando. La storia che di seguito leggerete riguarda persone che appartengono al meraviglioso mondo dei pappagalli e che sono parte integrante di una importante Associazione, di cui faccio orgogliosamente parte anche io, ed è l’ Associazione Passione Pappagalli Free Flight. Le storie che scriverò su ognuno di loro ve le riporterò anche qui perché voglio che si conosca ciò che con tanto amore viene fatto da ogni singola persona per il bene di questa associazione. “Se il Paradiso esiste è giusto che sia popolato di animali. Ve lo immaginate un Eden senza il canto degli uccelli, il garrire delle rondini, il belare delle caprette e l’apparire del buffo e curioso musetto di un coniglio? Di sicuro nel mio Paradiso ideale non possono non echeggiare miagolii da ogni angolo. Il festoso abbaiare di cani che giocano finalmente sereni”. Questo scrive Giorgio Celli…come dargli torto? Ed in questo paradiso sicuramente adesso c’è anche Wendy, una piccola meravigliosa ararauna, che un giorno entra a far parte della vita di una dolcissima bimba di nome Lisa. Quando il padre di Lisa decide di portare a casa Wendy inizia per entrambe le piccole guerriere un cammino unito dallo stesso amore, quell’amore infinitamente puro che solo un bambino ed un animale posseggono. Stringono un legame davvero forte, diventano amiche, l’una il sostegno dell’altra, imparando tanto dal loro rapporto. Le passeggiate, le foto, i video, i giochi, tutto insieme, Wendy diventa parte integrante di quella famiglia che avrebbe fatto qualunque cosa per lei. Ma a volte fare di tutto non basta perché la vita ha delle regole a noi uomini spesso sconosciute, qualcosa che non riusciremo mai a spiegarci, perché va oltre la nostra comprensione. Wendy un giorno inizia a stare male, il terrore di quei momenti resterà stampato suo volti della sua famiglia ma soprattutto su quello di Lisa. La corsa dal veterinario aviario che la ricovera ed inizia subito le cure perché Wendy ha una grave intossicazione. Poi un giorno il suono del telefono, quel rumore che stronca l’ultima speranza, perché il medico dice al padre di Lisa di andare in clinica…per Wendy non c’è altro da fare se non darle l’ultimo saluto ed accompagnarla in quello che sarà il suo viaggio verso un mondo migliore. Wendy nel rivederlo cerca subito ,seppur stremata, di afferrare il braccio del padre di Lisa con le sue zampine, appoggiando il becco e chinando la sua testina…un ultimo abbraccio, quello che porterà con se ovunque andrà. Il dolore è talmente grande che la piccola Lisa non riesce ad accettare nemmeno il nuovo arrivato, un maschietto di ara Arlecchino. Ed anche oggi, a distanza di un anno, non riesce a superarlo questo dolore, non può accettarlo, del resto come potrebbe? Wendy è volata via con le sue brillanti ali a soli 9 mesi in prossimità del periodo natalizio, ed ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di questa famiglia. Il suo ricordo non svanirà mai e forse a tutti piace pensare che sorvoli il cielo proteggendo la sua piccola amica. Magari il buon caro vecchio Babbo Natale , se tutti uniamo i nostri pensieri, porterà un po’ di serenità a Lisa questo Natale , perché la speranza di credere che tutto sia possibile non svanisca mai nell’animo di Lisa, della sua famiglia e di tutti noi. Vi posso certamente assicurare che Lisa ha un grande cuore e sono sicura che il Natale le avrà donato qualcosa di speciale, non potrebbe essere diversamente, perché Babbo Natale premia sempre i cuori puri, non credete? La certezza in questa storia è che esiste sempre qualcosa in cui credere ed io credo che Wendy sarà sempre accanto a Lisa. Un ringraziamento speciale va a tutta l’Associazione ed a coloro che mi danno la meravigliosa opportunità di scrivere queste storie. Chesterton dice “ Io sosterrò sempre che il ringraziamento è la più alta forma di pensiero, e che la gratitudine non è altro che una felicità raddoppiata dalla sorpresa”…. perciò grazie ad ognuno di voi, a voi che condividete, che raccontate, che leggete e che ascoltate, a tutti voi che sapete dire grazie ed apprezzare anche il più piccolo gesto.