C’è tutto uno scapicollarsi a mettere il cappello sul PNRR. E il Consigliere regionale, sentitosi tagliato fuori dai fondi che dovranno arrivare per ristrutturare per l’ennesima volta il palazzo Ducale- cantiere eterno- e la parte di palazzo comprata dagli eredi Tarcagnota- già oggetto di lauti finanziamenti che dovevano dar vita ad un CST che nessuno ha visto- si è subito precipitato a fare un avviso pubblico (come se fosse un’istituzione) per il bando “Nuove Scuole, innovative, sostenibili, sicure e inclusive”. Avviso che- come tutti gli atti relativi al PNRR- si trova ovviamente nell’apposito sito: https://italiadomani.gov.it/it/home.html. Questo è il bando: https://pnrr.istruzione.it/avviso/nuove-scuole/. E a beneficio di quel Consigliere regionale, affinché possa continuare a fare “avvisi pubblici” e a non sentirsi tagliato fuori come è successo nei giorni scorsi (durante i quali è stato silente e Dio solo sa quanto gli sarà costato…), segnaliamo altri bandi che sono stati pubblicati recentemente. L’avviso per “la promozione dell’eco-efficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati”: http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/avviso-pubblico-per-la-presentazione-di-proposte-di-intervento-per-la-promozione-dellecoefficienza-e-riduzione-dei-consumi-energetici-nelle-sale-teatrali-e-nei-cinema-pubblici-e-privati-da/; quello per il “potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università”: https://pnrr.istruzione.it/avviso/mense/; l’avviso pubblico “per aumentare l’offerta dei servizi educativi nella fascia 0-6”: https://pnrr.istruzione.it/wp-content/uploads/2021/11/m_pi.AOODGEFID.REGISTRO-UFFICIALEU.0048047.02-12-2021.pdf; quello per “aumentare l’offerta di attività sportive a scuola”: https://pnrr.istruzione.it/avviso/potenziamento-delle-infrastrutture-per-lo-sport-a-scuola/. Sono stati pubblicati anche avvisi per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, per il restauro di parchi e giardini storici e di rigenerazione urbana per Comuni fino a 15mila abitanti (in forma associata). E ricordiamo gli avvisi riguardanti i rifiuti che l’AMBC ha già segnalato https://giornalenews.it/archives/112303. Per le CASE DELLA SALUTE e gli OSPEDALI DI COMUNITA’ sono, invece, in corso azioni delle Regioni per definire – con i Comuni, attraverso le Aziende sanitarie territoriali- le sedi. Azioni su cui è necessaria la massima attenzione da parte di Sindaci e Amministrazioni locali. Ci sono, infine, 2 ulteriori avvisi, uno per le farmacie rurali dei servizi e un altro per i “Piani urbani integrati” delle Città Metropolitane ed è in costruzione il bando per 27 Green Communities (M2), a cura del Ministero degli Affari regionali e delle Autonomie. Ribadiamo, comunque, che tutti gli avvisi pubblici relativi al PNRR (ma anche le opportunità di lavoro) si possono agevolmente recuperare sul sito: https://italiadomani.gov.it/it/bandi-e-avvisi.html?orderby=%40jcr%3Acontent%2Fjcr%3Atitle&sort=asc. Le Associazioni delle Autonomie locali si sono da tempo attrezzate per cercare di offrire in ordine al PNRR strumenti e informazioni utili per gli Enti locali. Segnaliamo, tra i tanti materiali messi a disposizione, l’utile dossier messo a punto dall’UNCEM: https://uncem.it/wp-content/uploads/2021/12/UNCEM-PNRR-per-Montagne-Comuni-Territori-dic2021-rid.pdf. L’AMBC sta partecipando attivamente- attraverso La Società della Cura https://societadellacura.blogspot.com/ -a tutto il processo che attiene al PNRR, cercando di evidenziare sia le luci che le tante ombre del piano e sottolineando il perdurare del rischio di penalizzazioni per il Sud. Su L’Espresso nei giorni scorsi si leggeva: “Il Piano di ripresa e resilienza rischia di rimanere un bel libro dei sogni per la parte del Paese che più ne ha bisogno e per la quale l’Europa in fondo ha dato questo fiume di denaro all’Italia (in prestito per due terzi, sia chiaro). I tempi di attuazione del Pnrr non sono compatibili con il pessimo stato della macchina burocratica del Sud dopo decenni di tagli al personale e ai trasferimenti, e a riprova di questo in commissione Ambiente e lavori pubblici alla Camera è scoppiato il caso della linea di intervento sui piani urbani”. I rischi che notiamo affiorare nei nostri territori sono invece: quello di utilizzare anche il PNRR come clava propagandistica ed elettorale (come abbiamo visto a Mondragone in questi giorni), quello di essere incapaci di stare al passo con gli avvisi e, soprattutto, con le stringenti procedure che il PNRR impone (e tecnicamente e organizzativamente poco attrezzati) o quello di “correre dietro tutti i bandi”, senza una visione complessiva e con il rischio di “perdersi” o -come nel nostro caso- rifugiarsi sempre sulle stesse opzioni (palazzi, castelli e quant’altro). E, soprattutto, quello di decidere come sempre in una ristretta cerchia, facendo fuori non solo i cittadini, ma gli stessi Consigli comunali. In qualche Consiglio comunale della nostra provincia c’è stato uno straccio di dibattito sul PNRR? E nel Consiglio provinciale? Sul PNRR ci si dovrebbe muovere invece con un disegno di crescita, inclusione e benessere, un disegno complessivo costruito dalle Amministrazioni comunali (maggioranze e minoranze) insieme alle Associazioni di categoria, alle Imprese, alle Associazioni culturali, sportive e del non profit del territorio e a tutta la Comunità. Cercando di avere uno sguardo lungo (anche oltre le mura) e d’insieme e “camminando insieme”. E si dovrebbe ipotizzare una Cabina di Regia tecnico-politica (con la presenza della minoranza consiliare e con una autorevole presidenza) in grado di controllare e monitorare il flusso dei finanziamenti e il loro utilizzo (senza fare come con il COC, che l’AMBC proponeva da mesi, che Pacifico non istituiva per non darci ragione, ma che poi alla fine è stato costretto a tirare su per forza, anche se in modo raffazzonato e, quindi, inutile…). Per non sprecare un’occasione che difficilmente si ripresenterà nei prossimi decenni.