AMBIENTE, CRONACA

Appello del Vescovo di Aversa a Adriano e Peppe: “Sospendete lo sciopero della fame”. Sabato manifestazione popolare con trattori per le vie del Casertano

CAMPANA: VIA LIBERA DAGLI STATI GENERALI PER LA DIFESA DEL PATRIMONIO BUFALINO ALLE INIZIATIVE DI LOTTA

Un corteo di trattori per una grande manifestazione popolare, un presidio sotto l’Asl di Caserta, l’invito ad Adriano e Peppe a desistere dallo sciopero della fame e al Prefetto di Caserta di istituire un presidio sanitario per seguirne lo stato di salute. Sono questi in sintesi gli elementi emersi dagli Stati Generali per la difesa del Patrimonio Bufalino e del Territorio svoltosi questa mattina nel Teatro della Legalità di Casal di Principe e online organizzati dal Coordinamento Unitario per la Difesa del Patrimonio Bufalino (costituito, fra gli altri da Altragricoltura, l’Associazione Tutela Allevamento Bufala Mediterranea, l’Associazione Amici della Bufala, la Lega Bufalina e il SIAAB – Sindacato Allevatori Agricoltori Bufalini) con il Gruppo di Cooperazione (Acli Terra, Cna Caserta e Agrocepi).Presenti, condividendone la battaglia anche il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero, oltre una quindicina di sindaci del Casertano ed una rappresentanza sindacale della Cisl Fai.Nei giorni prossimi – è stato stabilito – saranno resi noti i dettagli della manifestazione-corteo che interesserà diverse strade del territorio e coinvolgerà numerosi sindaci del territorio, mentre per martedì prossimo alle 10.00, in vista dell’incontro pomeridiano con l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, il Coordinamento Unitario terrà una conferenza stampa al Monumento ai Caduti (dove convergeranno una quindicina di trattori), di fronte alla sede dell’Asl casertana.Particolarmente sentito l’appello del Vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, ad Adriano e Peppe perché sospendano lo sciopero della fame, iniziativa, questa che segue quello di ieri rivolto dal Coordinamento Unitario al Prefetto di Caserta e ribadito oggi perché organizzi appunto un presidio sanitario per una verifica costante del precario stato di salute dei due giovani allevatori.

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