“La decisione del Consiglio di Stato con la quale si ritiene illegittima la frequenza alla Scuola di specializzazione in medicina di emergenza ed urgenza per i medici convenzionati di emergenza territoriale, semplicemente perché non prevista dal contratto di lavoro della Medicina Generale, non è accettabile”. Lo afferma, commentando la sentenza emessa l’8 marzo scorso dagli alti magistrati amministrativi, il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco, per il quale “ora più che mai è necessario che il Governo emani un provvedimento legislativo d’urgenza che renda compatibile lo svolgimento delle attività convenzionate di emergenza territoriale con la frequenza alla scuola di specializzazione in medicina di emergenza urgenza, così come reiteratamente richiesto dal SAUES e previsto dagli emendamenti presentati da ben sei forze politiche al Decreto Milleproroghe”.“Lo chiediamo – spiega Ficco – perché la possibilità di iscrizione alla Scuola di Specializzazione faciliterebbe l’accettazione dell’incarico in convenzione del servizio 118 da parte dei giovani medici coprendo così l’atavica carenza di personale medico”.“Allo stesso modo – conclude il presidente del Saues – l’associata richiesta dell’inquadramento nel ruolo sanitario dei medici di Emergenza Territoriale che hanno maturato almeno cinque anni di servizio alla data di pubblicazione dell’eventuale provvedimento, eviterebbe la fuga di questi preziosi professionisti in altri servizi sanitari”.