Con un appalto diretto dell’ente regionale, potrebbero essere abbreviati i tempi per la ristrutturazione dell’infrastruttura
Due le soluzioni che sono state prospettate, stamane, per la messa in sicurezza del Ponte Nuovo sul Volturno. Nel corso della riunione che si è svolta, in mattinata, innanzi al presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero, sono state valutate due ipotesi. Alla presenza del commissario prefettizio della città di Capua, accompagnato dall’ingegnere Gianfranco Stellato, e dell’omonimo comitato, tecnici e amministratori locali e regionali si sono confrontati su varie ipotesi di definizione dell’ormai nota questione del ponte, ormai chiuso dall’ottobre del 2018 e, nel frattempo, gravato da un provvedimento di sequestro della Procura di Santa Maria Capua Vetere. La procedura più semplice ed immediata da gestire passerebbe per un accollo diretto del problema, con la Regione chiamata a gestire appalto, progetto esecutivo e fondi da destinare all’opera. Occorrono altri due milioni di euro per la messa in sicurezza che il Comune di Capua non ha. Quindi – e veniamo alla seconda ipotesi – la Regione potrebbe trovarsi invece a dover sbloccare ulteriori importi che l’ente municipale dovrà poi gestire insieme alla gara di assegnazione degli interventi e alla relativa progettazione. Non è un caso che, alla riunione, abbia anche partecipato il presidente Cascone della quarta commissione regionale “Urbanistica e Trasporto”. Decisioni in merito alle due ipotesi prospettate non sono state, però, ancora adottate. Con ogni probabilità, vista l’imminenza della prossima tornata amministrativa, sarà il nuovo sindaco a farsi carico della questione e dei risvolti intercorsi in queste ultime settimane.