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Venerdì, a Caserta, convegno sull’autonomia differenziata e non solo. Appuntamento da non perdere

Caserta – (pm) Venerdì prossimo 24 maggio, in città si discuterà  di autonomia differenziata e non solo, come recita il manifesto che annuncia l’iniziativa. L’incontro è fissato alle ore 18 in via  S. Antida, 4, sede del movimento politico cittadino Caserta Decide, che nel consiglio  comunale esprime il consigliere Raffaele Giovine.

L’occasione sarà offerta dalla presentazione del libro Vuoto a Perdere del giornalista e saggista Marco Esposito (nella foto a lato), con trascorsi politici prima come responsabile della sezione dipartimentale Politiche per il Mezzogiorno di Italia dei Valori e successivamente nella giunta De Magistris al Comune di Napoli come assessore alle attività produttive.

Modererà i lavori l’avvocato penalista Antonello Fabrocile (nella foto in basso), anch’egli già impegnato nella politica attiva casertana avendo ricoperto nel 2016 la carica di consigliere comunale eletto nella lista civica Speranza per Caserta.

Come si sa, il  tema dell’autonomia regionale differenziata  è enorme per la  sua complessità, le sue implicazioni e per la sua portata storica che potrebbe stravolgere l’assetto del Paese.

Tant’è che sono state numerose le iniziative, soprattutto meridionali, in dissenso dal disegno di legge presentato al parlamento per introdurla ed in discussione. Tra i più attivi e noti oppositori ci sono sicuramente il professore Massimo Villone, costituzionalista ed ex parlamentare, e  Giancarlo Viesti, docente di Economia applicata all’Università di Bari, il quale parla esplicitamente di una secessione dei ricchi.

In particolare, Villone si è fatto promotore attraverso il comitato Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e con l’ausilio anche di forze sindacali di una proposta di legge costituzionale di  iniziativa popolare correttrice della ipotizzata riforma regionale. La proposta ha raccolto più del doppio delle 50mila firme necessarie ed è stata presenta al Senato il primo giugno dello scorso anno.

Anche il consiglio comunale di Caserta, pur senza ilvoto dell’opposizione, si è espresso, come molti enti territoriali del Sud, sfavorevolmente attraverso una propria mozione d’indirizzo.

Nondimeno l’iniziativa legislativa procede senza particolari ripercussioni nel suo iter parlamentare. Approvato in consiglio dei ministri a febbraio 2023, assegnato alla camera per la discussione, il  disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata il 24 gennaio scorso è stato inviato al Senato per la seconda lettura. Da ieri, 21 maggio, ne è stato fissato il calendario per la discussione con votazioni. Dunque siamo al traguardo finale, al punto che  molti ritengono che l’unico rimedio possibile all’approvazione data per certa sarà il ricorso al referendum popolare per l’abrogazione del testo normativo.

Un sondaggio di Demopolis per la Fondazione con il Sud reso noto in queste ore rivela che l’81% dei cittadini del Meridione dice di no all’autonomia differenziata perché favorirebbe solo le regioni ricche.

Eppure, a giudicare dalla scarsa partecipazione ad ogni iniziativa,  manifestazione o dibattito sulla questione sembra che essa non interessi più di tanto. Il presidente De Luca parla con iperbole di Sud che dorme in piedi anziché lottare.

Auguriamoci che il convegno di venerdì possa apportare qualche elemento di chiarezza.

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