Un appello ai presidenti dei gruppi parlamentari della Camera perché valutino tutti gli strumenti normativi possibili per consentire il passaggio volontario dei medici convenzionati di emergenza territoriale 118 con oltre cinque anni di esperienza alla dipendenza delle aziende sanitarie locali che, potendo disporre della necessaria copertura finanziaria ne esprimano il fabbisogno.
A lanciarlo, con una lettera inviata alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio è stato il presidente del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco.
“La mancata approvazione di alcuni emendamenti alla Finanziaria che andavano nella giusta direzione non ci meraviglia: comprendiamo il momento politico e le priorità delle forze parlamentari. Tuttavia la partita non riguarda soltanto i diritti dei medici convenzionati di emergenza territoriale che pur svolgendo le stesse mansioni dei colleghi dipendenti, pur andando spesso, per spirito di sacrificio, ben oltre le proprie funzioni, non godono delle stesse tutele economiche e sindacali. In gioco – spiega Ficco – c’è la necessità di scongiurarne la fuga verso altri servizi meno rischiosi e meglio remunerati, l’urgenza di porre un filtro territoriale efficace al sovraffollamento dei Pronto Soccorso, ancor più in piena pandemia”.
“Come sindacato di categoria, avendo avuto la possibilità in questi mesi di interloquire proficuamente con diverse forze politiche, confidiamo nella massima e sollecita attenzione verso una problematica di tutti”, conclude il presidente del Saues.