Si è tenuto questa mattina, presso la Sala Giunta del Comune di Caserta, il tavolo di confronto tra le associazioni di volontariato protagoniste dell’accoglienza dei profughi ucraini che scappano dalla guerra, convocato dall’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Marzo. Presenti al tavolo, oltre alla presidente della Confederazione delle comunità ucraine del Centro-Sud Italia Ruslana Burko, anche i referenti dei seguenti gruppi e associazioni: gruppo comunale di Protezione Civile (Francesco Brancaccio e Lucio Romandino); Caritas Diocesana (Don Antimo Vigliotta e Danilo Zenga); Croce Rossa Italiana – comitato di Caserta (Massimo D’Alessio); P.A. San Michele Onlus (Michele Carozza e Antonella Russo); Celebration Italia (John Tufaro); Noi Voci di Donne (Pina Farina); Avo Caserta (Antonietta Rispoli); Cidis Onlus (Maria Teresa Terreri).L’incontro è stata l’occasione per fare il punto della situazione in merito alle iniziative messe in campo dalla rete solidale e per coordinare le future attività finalizzate all’accoglienza di nuovi profughi ucraini. “Ho convocato questo tavolo perché ritengo sia fondamentale fare sintesi e coordinarci per la seconda fase dell’emergenza, per evitare uno spreco di risorse e di energie – ha dichiarato l’assessore Massimiliano Marzo – Arriveranno altri profughi da accogliere, ma al contempo non dobbiamo rischiare di dimenticare chi è già arrivato in città. Ed è così che abbiamo pensato di istituire, con tutte le associazioni di volontariato presenti all’incontro di questa mattina, un tavolo ‘virtuale’ per organizzare spedizioni di beni primari e assistenza in città”.Nel corso dell’incontro, l’assessore Marzo ha ascoltato tutti i referenti delle associazioni, i quali hanno illustrato i servizi e le risorse che stanno mettendo a disposizione nell’ambito dell’emergenza profughi. “A loro ho chiesto di fare rete e di aiutarsi vicendevolmente – ha sottolineato l’assessore Marzo – proprio per garantire il corretto funzionamento della macchina della solidarietà. Infine – ha concluso – mi sono impegnato affinchè si organizzi un tavolo istituzionale, con Prefettura e Questura, per sciogliere il nodo burocrazia legato all’accoglienza (permessi di soggiorno) e ai fondi”.