“Nessuna volontà di proteggere le bufale campane con un seria campagna di vaccinazione contro la brucellosi, di fatto gli interventi della Regione Campania si risolvono in una vera e propria deportazione delle bufale campane generando un improprio vantaggio di una concorrenza non evidentemente leale”.
Così, rinviando alla bozza definitiva del nuovo Programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive della bufala mediterranea italiana in regione Campania, l’onorevole Carlo Sarro (FI), componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, per il quale “neppure gli interventi parlamentari sul governo, le inchieste giornalistiche e le pesantissime denunce degli allevatori di bufale del Casertano, di Confagricoltura Caserta e Copagri sono bastate a fermare lo scempio delle migliaia di abbattimenti di capi sani e della chiusura di oltre cento aziende bufaline di Terra di lavoro”.
“Bene hanno fatto dunque i sindaci del territorio – aggiunge – a sottoscrivere il documento promosso dalle associazioni degli allevatori per la legalità che denuncia questo scempio e invoca a gran voce l’intervento delle più alte istituzioni dello Stato. In ogni caso, a breve, interrogherò in aula il ministro per verificare non solo la legittimità di quanto sta accadendo in Campania, ma anche per richiamare il governo agli impegni assunti a seguito del Question Time da me presentato e discusso lo scorso luglio: di certo la partita non è chiusa e noi continueremo a difendere in ogni sede gli allevamenti casertani e il latte di bufala, elemento fondamentale della filiera di un prodotto di eccellenza qual è la mozzarella”.