Villa Literno. Ventisei persone rinchiuse in carcere, dieci agli arresti domiciliari, tre divieti di dimora, sei obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e tre deferimenti in stato di libertà. Questi i numeri di una brillante operazione dei carabinieri che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord, hanno disarticolato un’intensa attività di spaccio che – nel periodo tra il 2019 ed il 2021 – è stata perpetrata tra le province di Caserta, Napoli ed Arezzo. L’indagine, avviata dai militari della stazione di Villa Literno, ha permesso di individuare fornitori e acquirenti delle sostanze stupefacenti vendute nei vari mercatini della droga, oltre che soggetti ingaggiati come “autisti”. Grazie alla complicità di questi ultimi, i pusher riuscivano infatti ad approvvigionarsi di marijuana, hashish e cocaina nei territori dei Comuni di Napoli (rione Traiano), Caivano, Melito di Napoli, Castel Volturno e Casal di Principe, per poi spacciarle ai compratori. Attraverso complesse ed articolate investigazioni, effettuate con intercettazioni, pedinamenti ed appostamenti, nel contesto di un’operazione appunto definita “Piazze Pulite”, i carabinieri sono riusciti anche a ricostruire luoghi e modalità dell’attività illecita condotta dai 48 indagati, alcuni dei quali percettori del reddito di cittadinanza. Molti episodi di spaccio sono stati rilevati nel centro urbano di Villa Literno, come in Piazza Marconi, non molto distante dal municipio, e in una piccola traversa tra via Roma e via Fiume. Tra gli acquirenti, soprattutto minori. Infatti, in cambio di piccole somme di denaro, la droga veniva venduta anche in prossimità di alcuni edifici scolastici di Castel Volturno ed Aversa. Le sostanze stupefacenti venivano identificate da spacciatori e compratori attraverso nomi convenzionali, come Maria (la marijuana), Mario (hashish) e la bubbazza (la cocaina).