È stata una cerimonia commovente quella che, stamane, ha avuto luogo nel centro urbano di Aversa. In via Salvo D’Acquisto, all’altezza del Palazzetto dello Sport e alla presenza delle autorità, è stata inaugurata una panchina bianca in memoria del dottor Giuseppe Capone e di tutte le vittime innocenti della strada. L’evento, che ha visto la partecipazione del sindaco, del vescovo e delle rappresentanze di diverse associazioni del territorio, è legato ad un’idea progettuale – come si legge nell’invito del sindaco della città normanna Alfonso Golia – volta “a ricordare le vittime ingiuste della violenza stradale”, con l’obiettivo di “sensibilizzare la collettività sul tema della sicurezza stradale”. Dopo la benedizione della panchina e la commemorazione del vescovo Angelo Spinillo, è intervenuto poi il primo cittadino Golia, seguito poi dai referenti di alcuni sodalizi dell’area aversana. Raccolte anche le testimonianze dei genitori di Giuseppe Capone, lo sfortunato medico morto prematuramente a causa di un investimento stradale, e dell’ex dirigente del commissariato della Polizia di Stato di Aversa, il dott. Antonio Sferragatta, autore di un libro dal titolo “Onda Verde”, dedicato proprio agli incidenti stradali e alla realtà distorta tra i dati della pubblica informazione e il numero fattuale ed oggettivo dei decessi intercorsi, anche nel medio e nel lungo termine. C’è stata grande partecipazione. Forte il messaggio divulgato dalle istituzioni e dai relatori. Servono interventi concreti per la tutela degli automobilisti e dei pedoni, attraverso la sicurezza delle strade, il rispetto delle regole e la certezza delle pene.
