“Non credo che ci sia qualcuno tra gli allevatori bufalini casertani disposto ad affidare il destino delle proprie bufale a chi ha avuto ed ha la responsabilità politica e sanitaria della mattanza ingiustificata di oltre 100 mila capi e la chiusura di centinaia e centinaia di aziende”.Così l’onorevole Piernicola Pedicini europarlamentare dei Verdi europei, rinviando alle manifestazioni di protesta di questi giorni messi in campo dagli allevatori bufalini di Caserta.“Sono sinceramente sorpreso dal fatto che dopo anni e anni di battaglie si continui a girare intorno al problema senza centrarlo minimamente in un gioco delle parti che mi convince sempre meno”, sottolinea Pedicini che si chiede: “Perché si straparla della tempistica delle diagnosi di eventuali infezioni bovine e nulla si dice sul diritto sacrosanto degli allevatori ad un contraddittorio diagnostico da tenersi prima degli abbattimenti dei casi sospetti? Perché si continua a dare per buonI dei kit diagnostici che hanno consentito l’uccisione di 140 mila capi per sospetta brucellosi o tbc, poveri animali risultati poi sani nel 97% dei casi?E ancora, “ma di quale rispetto del principio di autocontrollo parliamo se poi con la mannaia delle regole regionali sulla bio-sicurezza De Luca, Caputo e Limone si arrogano praticamente il diritto di vita e di morte su tutti gli allevamenti casertani?”. “Ma forse – continua e conclude l’europarlamentare –, la cosa più interessante da capire è per quale ragione la sanità veterinaria campana non sia stata già commissariata da un pezzo”.