CRONACA

BRUCIA IL MONTE TIFATA. LE FIAMME STANNO DIVORANDO LA MONTAGNA DA 24 ORE SU DIVERSI VERSANTI.

L’incendio riaccende i riflettori sul tema della prevenzione attraverso l’ausilio di mezzi elettronici.

Un incendio, di vaste proporzioni, sta devastando il Monte Tifata. Fiamme altissime sono visibili, da diverse ore, a ridosso di Sant’Angelo in Formis, frazione del Comune di Capua. L’incendio, scoppiato nella serata di ieri, sul versante della Vaccheria, dopo essersi propagato sul lato di San Prisco, ora sta avanzando velocemente lungo il versante capuano. Diverse squadre hanno lavorato alle operazioni di spegnimento, anche con l’ausilio di due canadair, ma l’incendio non è arretrato ed anzi, minaccioso sta avanzando lungo le pendici del Monte Tifata. Si temono ingenti danni. Ancora incerta la natura dell’incendio. Purtroppo, ogni estate la conta degli incendi, nel nostro martoriato territorio, diviene un triste rituale quasi quotidiano. Non passa giorno in cui non ci sia un focolaio. Per la città di Capua questo è il secondo, di vaste proporzioni, in meno di 24 ore. L’ultimo è scoppiato ieri sera a ridosso dell’area del Cira. Campale il lavoro dei vigili del fuoco e delle squadre delle associazioni di volontariato della protezione civile, che stanno lavorando alacremente sul fronte dello spegnimento dei roghi in vari punti della provincia di Caserta. Nel corso della giornata di oggi, un incendio ha distrutto uliveti nella zona di Vairano Patenora. Preoccupano – e non poco – eventuali focolai che potrebbero interessare cumuli di rifiuti e sterpaglie. L’ennesima giornata di fuoco in territorio casertano ha riproposto all’attenzione il tema della prevenzione e dei controlli tesi alla tutela dei versanti montani e collinari della nostra provincia. L’idea relativa all’installazione di impianti di videosorveglianza nei punti più critici non sembra essere presa adeguatamente in considerazione. Anche l’attività di avvistamento risulta essere carente per la mancanza di personale. Servono fondi da investire sul personale e sulle attività di addestramento, al di là del potenziamento dei pacco automezzi e velivoli da destinare allo spegnimento.

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