L’apertura al pubblico dei siti monumentali della Regina del Volturno può certamente fare da stimolo allo sviluppo del turismo locale, ma – in concomitanza – sarebbe auspicabile che, a loro beneficio, le ordinarie attività di manutenzione siano quantomeno espletate in una abituale costanza. Parliamo oggi della Sala d’Armi e, pur apprezzando la struttura e la peculiarità del sito borbonico, non possiamo sottacere in merito ad una circostanza che ci è balzata subito agli occhi. Il sistema di scale che contraddistingue l’arsenale è invaso da polveri, legate presumibilmente all’assenza di attività di pulizie al suo interno. Almeno, nell’ultimo periodo. Ma quello che ci fa storcere maggiormente il naso è la presenza di escrementi di volatili, su una delle balaustre. Qualche turista potrebbe indignarsi. Eh sì. Siamo convinti che il Comune saprà prontamente adoperarsi. Le defecazioni, in fondo, potrebbero recare danni ai lignei e illibati depositi dell’arsenale.
La Sala d’Armi – occorre ricordarlo – è un fulgido esempio di ingegneria militare borbonica del 1830, caratterizzata da diverse scale in legno per la presa rapida delle armi. Sono presenti e tuttora visibili circa 25.000 scanni per fucili, purtroppo trasferiti – già da tempo – in altre sedi.