Sui disagi a Calvi Risorta, il sindaco Lombardi: “Servono fondi ministeriali
Grande preoccupazione, nella notte, nei Comuni del Casertano attraversati dal Volturno. Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno determinato un notevole innalzamento del livello del fiume che ha straripato in alcune aree campestri, a ridosso degli argini più bassi. A Capua, maggiormente esposta a rischio idrogeologico, sono monitorate le zone periferiche in località “La Monaca”, “Siero” e “Santella”, oltre che le Provinciali per Brezza e per Santa Maria La Fossa. I fossati della cinta bastionata sono stati in parte sommersi dall’acqua, offrendo uno spettacolo naturale davvero suggestivo che, come al solito, ha catturato la curiosità di tanti pedoni ed automobilisti in transito. Massima attenzione anche a Grazzanise, soprattutto sul tratto della Provinciale che collega il Comune alla frazione di Brezza, in passato più volte interessata da fenomeni di natura alluvionale. Sorveglianza anche a Cancello ed Arnone, Santa Maria La Fossa e Castel Volturno. Nel frattempo, si contano i danni dei recenti franamenti e smottanti intercorsi nel corso della giornata di ieri. Maggiori criticità si sono registrate a Calvi Risorta. Sul punto è intervenuto anche il sindaco Giovanni Lombardi che, in un post su facebook, ha manifestato la necessità di fondi ministeriali per la tutela della città da eventi idrogeologici. “Le mutazioni climatiche degli ultimi tempi stanno esponendo i nostri territori a fenomeni meteorologici nuovi – ha scritto il primo cittadino – e l’imponente quantità di acqua caduta giù nelle giornate del 03 novembre e dell’08 dicembre ne sono la testimonianza. Il comune di Calvi Risorta da anni chiede al Ministero dell’Interno il finanziamento di un progetto sul dissesto idrogeologico che consiste nella messa in sicurezza delle località di Petrulo, Zuni e Visciano dal rischio alluvionale”. Il medico è entrato poi nel dettaglio. “Questo ambizioso progetto, che prevede il ripristino dei valloni ed un nuovo assetto collinare del monte che sovrasta il nostro paese, ha un costo di circa 2 milioni di euro ovvero una cifra assolutamente al di fuori della portata del nostro Comune. È chiaro, dunque, che o si interviene con una fonte di finanziamento extra-comunale oppure la realizzazione del progetto con fondi propri resta un’utopia. Da sempre l’obiettivo di questa Amministrazione è la concretizzazione di questo progetto ma, contestualmente, nell’attesa dell’approvazione da parte del Ministero, ha sempre provveduto, con cadenze più o meno regolari, alla pulizia di buona parte delle caditoie e, nelle ultime settimane, ad un primo intervento di disostruzione dei canali di scolo”.