CRONACA

CRISI UCRAINA, NAVI RUSSE AL LARGO DELLA SICILIA

La crisi politico-militare fra NATO e Russia in Ucraina non si limita solo a quella medesima area geografica. Infatti, una squadra navale russa composta da sei navi da sbarco proveniente dal Baltico da dove è salpata il 15 Gennaio, è entrata nel Mar Mediterraneo. Il convoglio sembra specializzato per far fronte ad un’operazione anfibia da sbarco, con unità navali capaci di creare teste di ponte con mezzi corazzati e unità speciali. A detta di Mosca, le sei navi russe sono dirette al largo delle coste siriane, per aggiungersi ad una flotta ben più ampia per effettuare esercitazioni, come largamente anticipato qualche mese fa dal Cremlino. Secondo Washington invece, le unità russe sarebbero dirette nel Mar Nero, così da creare la possibilità di un’invasione sul suolo ucraino anche via mare. Quando il convoglio russo ha attraversato il Canale di Sicilia, la fregata norvegese “Hansen” ha seguito da vicino le navi, avvicinandosi molto, ma mantenendo esclusivamente il contatto visivo. Un caccia tedesco ha sorvolato il convoglio mentre si trovava al largo di Lampedusa. Un Boeing EP-8 Neptune statunitense, decollato dalla base di Sigonella accompagnato da un P-72 italiano, hanno sorvolato ancora la flotta nel pomeriggio di domenica. Lunedì, una squadra di cacciabombardieri decollata dalla base NATO di Napoli, ha eseguito un’esercitazione simulando un attacco navale. Poco distante dalla zona di esercitazione, era presente un mezzo navale da spia russo, che ha raccolto tutte le informazioni del caso. Nel mentre l’intera flotta alleata nel Mediterraneo è stata messa in massima allerta: la portaerei italiana “Cavour” e la portaerei statunitense “Truman” verranno rinforzate dalla presenza della porterei francese “De Gaulle”, salpata dalla Francia con una decina di altre navi minori e un sottomarino nucleare, che raggiungeranno le altre per un’esercitazione congiunta a pochi km da quella russa.Sono virali le immagini di navi da guerra che si intravedono dalle coste siciliane, con la popolazione fortemente preoccupata. Il Premier Draghi ha avuto un contatto telefonico con Putin, il quale lo ha rassicurato sul transito della flotta al solo scopo di “ricongiungersi al resto della flotta nel Mediterraneo”, e ha ribadito come gli accordi fra Roma e Mosca siano del tutto saldi e che le forniture di gas verranno distribuite regolarmente.Ma di questa presenza russa al largo delle nostre coste, il governo e tutti i vertici militari italiani sono fortemente preoccupati. L’Italia, nelle operazioni NATO dell’est Europa, ha stanziato quattro caccia di ultima generazione e circa 150 uomini dell’Aeronautica in Romania, mentre in Lettonia è forte la presenza di 200 alpini motorizzati.La situazione è da monitorare, soprattutto in relazione alle due esercitazioni NATO e Russia nel raggio di poco spazio, dove un piccolo malinteso potrebbe scatenare conseguenze gravissime a pochi kilometri dalle nostre coste.

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