ATTUALITA', CRONACA, POLITICA

Editoriale. Gialle, rinsecchite e infracidite frasche capuane.

Devo dire la verità. Mi sono quasi messo di impegno per non documentare un disagio che, in più occasioni, mi era stato segnalato. Un po’ la mancanza di tempo, un po’ il fervore dei colleghi impegnati nell’invio degli articoli, mi ero quasi arreso all’idea che – un giorno o l’altro – avrebbero provveduto a rimuovere le sterpaglie in via Largo Amico, nel cuore di una delle aree rionali più popolose della città capuana. Quasi a meraviglia, ho dovuto prendere atto dell’ennesima segnalazione di un forte e perdurante disservizio, che – come al solito – sono i cittadini a scontare. Una situazione sconcertante, in una cornice di disinteresse e degrado alla quale le istituzioni non danno un riscontro. Eppure, le segnalazioni si sono succedute in una cadenza pressoché quotidiana. E mi sembra davvero strano di essere stato l’unico distratto. Ma restiamo umili. Come io ho avuto il tempo di fare il giornalista, abbiano i politici la stessa umiltà di fare gli amministratori. Largo Amico, vi attende. Con le sue gialle, rinsecchite e infracidite frasche.

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