La Digos di Napoli e il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni stanno effettuando perquisizioni in diverse province d’Italia per disarticolare un’associazione sovversiva neonazista, nota come “Ordine di Hagal”. Le investigazioni si stanno concentrando soprattutto tra Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara, nell’ambito di un servizio di contrasto dell’estremismo e del terrorismo interno. Il sodalizio, che – secondo la ricostruzione degli inquirenti – avrebbe contatti con formazioni ultranazionaliste ucraine, come il “Battaglione Azov”, “Misantrophic Division”, “Pravi Sector” e “Centuria”, avrebbe inaugurato l’inizio della propria attività il ventidue settembre del 2018 in provincia di Caserta. Dove? Nella città della Resistenza e del patriottismo antinazista, Capua, medaglia d’Oro al Valor Civile. Un video su “YouTube” svela nitidamente il luogo dell’inaugurazione dell’organizzazione. L'”Ordine di Hagal” – balzato agli onori della cronaca per azioni di propaganda sovversiva e antisemita – si è presentato pubblicamente nella Pro Loco, in piazza dei Giudici, nel cuore della Regina del Volturno. I referenti dell’associazione culturale capuana, di certo, non potevano sapere quelle che sarebbero state le deviazioni ideologiche della fede di “Hagal”, tant’è che non risulta alcun rapporto con l’organizzazione, ma crea sconcerto il fatto che il sodalizio neonazista abbia individuato nella città di Fieramosca il luogo in cui dare formale origine al movimento.
Secondo i dati emersi dalle indagini, l’organizzazione – che si è poi ramificata in varie province – era caratterizzata “da una rigida compartimentazione informativa in base al livello gerarchico raggiunto” e da una forte attitudine “all’addestramento militare dei suoi adepti, alcuni dei quali risultano aver frequentato anche all’estero corsi per l’utilizzo di armi da sparo corte e lunghe e per l’addestramento in tecniche di combattimento corpo a corpo”.