Illecita coltivazione di marijuana e furto pluriaggravato di energia elettrica. Di questi reati risponderanno innanzi all’autorita’ giudiziaria tre soggetti, due dei quali gravati da obbligo di dimora nel Comune di residenza e un terzo sottoposto ad obbligo di presentazione agli uffici di pulizia. Lontani da sguardi indiscreti, erano riusciti a realizzare una piantagione all’interno di uno stabile, alimentato da un allaccio abusivo di energia elettrica. Fortunatamente, a seguito di intercettazioni avviate dai carabinieri per due rapine perpetrate – il 2 dicembre del 2019 e l’8 gennaio del 2020 – all’interno dell’ufficio postale di Corso Giannone nel centro urbano di Caserta, è stata smascherata una fiorente attività di produzione di sostanze stupefacenti, con piantine coltivate ed alimentate da impianti di ventilazione e irradiazione artificiali. Nel corso dell’ispezione, che di fatto ha infine determinato il fermo di tre soggetti, fu tratto in arresto anche un quarto complice. Nello stabile, i carabinieri rinvenivano nell’occasione 111 piantine di marijuana, di un’altezza di circa 35 centimetri, dalle quali i produttori avrebbero ricavato almeno 810 dosi. Nel corso dell’operazione, i militari hanno riscontrato una sottrazione illecita di energia elettrica, con un danno all’Enel stimato intorno 20.100 euro.