Capua. La notizia dell’improvvisa e drammatica morte del consigliere comunale di San Marcellino, Luigi De Cristofaro, a causa di un investimento stradale, scuote numerosi cittadini capuani e, in particolare, molti referenti del mondo delle istituzioni locali. L’ex assessore e attuale consigliere del Comune dell’Agro Aversano, deceduto stamattina dopo essere stato preso in pieno da un’auto mentre faceva un prelievo al bancoposta, nel centro urbano di residenza, è infatti persona molto nota in territorio capuano. Nel corso della precedente gestione del Museo Provinciale Campano, ospitato nel palazzo Antignano, nel cuore della città di Capua, lo sfortunato cinquattottenne – personaggio politico molto conosciuto in Terra di Lavoro – ricopriva infatti l’incarico di delegato politico per conto dell’Amministrazione Provinciale, tuttora guidata dal presidente pignatarese Giorgio Magliocca. Sotto la direzione dell’archeologo Mario Cesarano, Luigi De Cristofaro – da tutti noto come “Ginotto” – si è impegnato attivamente per la valorizzazione del ricco patrimonio del museo capuano. Dopo il restauro della settecentesca tela “Gesù che calma la tempesta” di Francesco Liani e la riconsegna alla pubblica fruizione dell’opera nel suo ciclo pittorico originario, il Museo Campano avviò nel 2018, nell’epoca in cui De Cristofaro era delegato, un intervento di recupero e valorizzazione di uno dei capolavori in custodia, grazie a un cofinanziamento di fondi della Provincia di Caserta e della Regione Campania, nel programma di contributi regionali a sostegno delle raccolte di ente locale (Direzione Generale 12 – U.O.D. 1-Promozione e Valorizzazione di Musei e Biblioteche). Oggetto del restauro, un antico vaso di marmo, un cratere risalente al I sec. d.C., recuperato in condizioni lacunose e frammentarie nel 1885 in un fondo a poca distanza dal cimitero di Capua, giunto al museo nel 1896 con l’acquisto della ricca collezione Califano e, dopo un primo restauro, pesantemente danneggiato dai bombardamenti aerei che nel 1943 distrussero un ala del complesso museale. Sempre nel 2018, si adoperò per la riapertura definitiva del portale storico di via Roma, fino a quel periodo chiuso. Il museo era accessibile solo dall’ingresso secondario, ma sotto la guida del consigliere provinciale fu consentito l’accesso anche da quello principale. Il portale, dal disegno tricuspidato con incastonati gli stemmi degli Antignano e d’Alagno, costituisce un esempio fulgido di arte catalano-moresca del XV sec.. e conduce al primo cortile dove è possibile accedere alla collezione di stele funerarie di epoca romana ma anche alla prestigiosa collezione epigrafica (Sala Mommsen). I capuani, compreso lo scrivente, che di De Cristofaro ne hanno ammirato l’impegno per la città, la professionalità e le competenze, esprimono oggi profondo cordoglio alla famiglia.