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TRENTOLA DUCENTA. AZIENDA COMPLETAMENTE ASSENTE. “PRONTI A CLAMOROSE FORME DI PROTESTA”. NON SI ESCLUDE ANCHE LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO

“In data odierna – è scritto in una nota della UIL Trasporti Caserta – è stata recapitata una richiesta al Sindaco di Trentola Ducenta, dott. Michele Apicella, affinché predisponga incontro urgente con la Società che si occupa del servizio di raccolta rifiuti sul medesimo Comune, il Consorzio RES.
Risultano diverse e reiterate le omissioni da parte della Società, dalle più elementari norme relative alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, che costringono i lavoratori ad operare in condizioni disumane, perché sprovvisti di un luogo di lavoro idoneo e di automezzi adeguati ed efficienti, alle numerose mancanze in termini economici, per l’omesso pagamento di istituti contrattuali previsti dal CCNL di categoria ( buoni pasto; EGR; permessi retribuiti compensativi; ecc..),
Inoltre il Consorzio RES non è in regola con il versamento dei contributi ordinari al Fondo Fasda, una mancanza che determina la perdita delle prestazioni sanitarie previste dal Fondo ai lavoratori dipendenti, non solo, ma rappresenta anche e soprattutto l’inottemperanza a quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di categoria oltre che a neutralizzare l’ applicazione del Nuovo Codice degli Appalti ed in particolare, a quanto in esso stabilito in tema di “determinazione del costo del lavoro sulla base dei valori economici definiti dalla Contrattazione Collettiva del settore” che rappresenta principio per l’aggiudicazione dell’Appalto.
Infine, comportamento ancor più censurabile è l’omesso pagamento degli ANF ad alcuni lavoratori, nonostante questi abbiano presentato regolare domanda, e per la quale abbiamo provveduto a presentare un’apposita denuncia presso l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale della Provincia di Caserta.
Adesso attendiamo una convocazione da parte del Sindaco Apicella, con l’auspicio che possa pervenire nel più breve tempo possibile n attesa, affinché sia scongiurato il ricorso ad incisive forme di protesta sindacale, pronti anche a sospendere le attività di raccolta e spazzamento a causa della mancanza dei requisiti minimi di legge”.

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