CULTURA, EVASIONE CULTURALE A KM0

CAPUA: NELLA BASILICA BENEDETTINA LA PRESENTAZIONE, IERI, DEL LIBRO “MA DONNE, MADRE E VITA IN TERRA DI LAVORO”, DI FRANCESCO DUONNOLO E BATTISTA MARELLO

Ieri, con inizio alle ore 16,30, come da programma, presso la Basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis, ha avuto luogo la presentazione del volume “MA DONNE, MADRE E VITA IN TERRA DI LAVORO”, di don Francesco Duonnolo e di Battista Marello, arricchito delle fotografie di Bruno Cristillo. All’inizio dei lavori hanno avuto luogo i saluti di S.E. Salvatore Visco, Arcivescovo di Capua, del Vice sindaco di Capua, Carmela Del Basso e di Monsignor Ernesto Rascato, Responsabile BBCCEE della CEC. Era, altresì, presente il mondo accademico nella persona della professoressa Capriglione Jolanda, Presidente del Centro Unesco Caserta. Alla presentazione del volume ha assistito un affollato ed interessato uditorio. Erano presenti studiosi ed esperti di materia religiosa, nonché delle relative espressioni artistiche, non solo della provincia di Caserta, ma anche delle altre province della Campania. Molto seguito l’intervento di Monsignor Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della CEC, che, all’inizio della sua relazione, ha ricordato che don Francesco Duonnolo è stato un suo “antico” studente. Dopo aver rievocato i tempi andati che lo legano tuttora a Don Duonnolo, ha proceduto alla illustrazione della rappresentazione della Madonna nel tempo. La sua è stata una riflessione diacronica sul modo in cui essa è stata dipinta nel trascorrere dei secoli. Si è poi soffermato, con dovizia di notizie, soprattutto sulla rappresentazione iconografica della Madonna del latte o galactotrofusa, in latino Madonna Lactans o Virgo Lactans. Ne ha spiegato il significato simbolico racchiuso in quella posa ieratica che va molto oltre l’immagine pittorica. I crociati portarono dall’Oriente diverse icone; la Madonna del latte fu quella che si diffuse con maggiore fortuna nell’Occidente. La Madonna che nutre col suo latte il Bambino Gesù si diffuse rapidamente per tutta l’Europa, dal XII secolo. L’iconografia della Madonna del Latte ebbe termine a seguito del Concilio di Trento, il quale si svolse tra il 1545 e il 1563, avente per oggetto il Protestantesimo e la Controriforma, che impose, per l’avvenire, una rappresentazione meno sensuale della Madonna, siccome ritenuta sconveniente e inopportuna quella ampiamente diffusasi, in relazione ai costumi ed alla morale di quel tempo. Il volume presentato al pubblico nella magnifica cornice della basilica benedettina, riporta le immagini della Madonna del latte presenti in tutto il territorio casertano; magnifiche le riproduzioni fotografiche. I Lavori, seguiti con molta attenzione, hanno avuto termine intorno alle ore 19.00 e sono stati allietati da intermezzi musicali di natura sacra, eseguiti da un trio di professionisti di S. Angelo in Formis.

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