CULTURA, SPETTACOLO

CASERTA’S CELEBRITIES: MARCO D’AMORE.

Marco D’Amore, l’Immortale di Gomorra

La storia del cinema ha attribuito a pochi personaggi il nome di “immortale”. Nel film “300” di Zack Snyder, gli immortali sono il corpo d’élite dell’esercito persiano, famosissimi per la loro abilità in battaglia e per la loro invincibilità.In Italia, pensando all’Immortale, facciamo subito riferimento a Marco D’Amore, colui che ha reso celebre il personaggio di Ciro Di Marzio in “Gomorra, la serie”, e non viceversa.Senza le straordinarie doti teatrali di Marco infatti, il personaggio cult di Gomorra non sarebbe mai stato così incisivo nel cinema italiano.Marco D’Amore nasce a Caserta nel 1981 da una famiglia napoletana. Frequenta il liceo Armando Diaz. Scopre di provare amore verso il teatro durante una rappresentazione de “Le avventure di Pinocchio” di Toni Servillo nel Teatro Garibaldi di Santa Maria C.V. A soli vent’anni prende la decisione che cambierà la sua vita: decide di raggiungere Milano per frequentare la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, fra lo scetticismo generale di amici e parenti. Durante gli studi milanesi, si scontra con un’insegnante che, rivolgendosi a Marco, gli esclama che non farà mai successo nel cinema. Questo episodio colpisce fortemente Marco D’Amore che da quelle parole così forti riesce a ricavarne la forza per dimostrare tutto il suo talento. Termina gli studi nel 2004 diplomandosi a Milano e inizia la sua esperienza teatrale con Elena Bucci e Toni Servillo. Ma prima di arrivare a Gomorra, Marco recita in “Benvenuti a tavola” e “Una vita tranquilla”.Nel 2014 inizia la sua avventura in Gomorra interpretando uno dei protagonisti della serie. Ai provini, Stefano Sollima, regista di Gomorra, viene stregato dalla performance di Marco e non ci pensa su due volte prima di consegnargli la parte di Ciro Di Marzio.Sul set Marco crea una simbiosi con il personaggio di Ciro assolutamente perfetta, viscerale. Il processo di crescita che avviene riguardante prima l’attore, poi il personaggio, è fuori dal comune. Ciro e allo stesso tempo Marco, con il passare delle puntate e delle stagioni, compiono una maturazione emotiva da definirsi “marcia” e allo stesso tempo profonda, diventando sentimentalmente un “morto vivente” rifiutando ogni legame affettivo mostrandoci un personaggio sempre più cupo e dal carattere cinematograficamente complesso e straordinario. Laddove l’interpretazione diventa sempre più dura, Marco D’Amore riesce in modo eccezionale a dargli un volto ed una voce. La storia di Ciro Di Marzio continua poi nel film “L’immortale” del 2019, spin-off della serie, dove Marco compie anche il suo esordio da regista cinematografico, vincendo grazie alla pellicola il Nastro d’Argento al miglior regista esordiente.Nel 2021 esce nelle sale “Security” in cui Marco è Roberto Santini, un addetto alla sicurezza nella comunità esclusiva di Forte dei Marmi; uscendo così dai panni di Ciro e di Gomorra e mostrando a tutti di poter essere considerato un attore “anfibio” e di poter interpretare personaggi totalmente estranei l’uno dall’altro.Attore, regista, narratore, autore, sceneggiatore: Marco D’Amore vive e si nutre di cinema a 360 gradi, così come sperava di fare da ragazzo, quando raggiunse Milano con un bagaglio pieno di sogni e speranze.

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