CULTURA

CULTURA – EVASIONE CULTURALE A CHILOMETRO ZERO E AD EURO UNO: IL COSTO DI UN CAFFE’. CAPUA E BELLONA ED IL CONVENTO DELLA MADONNA DI GERUSALEMME: MILLE ANNI DI STORIA E DI TRADIZIONI RELIGIOSE BUTTATI ALLE ORTICHE. TUTTO NACQUE DALLA INIZIATIVA DI UN CROCIATO CAPUANO (?) E DAL SUO VOTO ALLA MADONNA DI GERUSALEMME: UNA CAPPELLA, DIVENUTA POI UN MONASTERO,CE LO RICORDA TUTTORA, SEBBENE UN FITTO ROVETO OGGI L’OPPRIMA E LA MEMORIA COLLETTIVA L’ABBIA QUASI DIMENTICATA DEL TUTTO. EPPURE QUEL LUOGO E’ STATO TESTIMONE DI UNA MESSE PRODIGIOSA DI GUARIGIONI MIRACOLOSE.

QUARTA ED ULTIMA PARTE
CAPUA – Dall’analisi dei fatti prodigiosi riportati emerge una verità indubitabile, ovvero che la maggior
parte di essi risultano essere avvenuti nel periodo di massima frequentazione del Convento della
Madonna di Gerusalemme
, cioè tra la Pasqua e la Pentecoste. Il voto aveva, in genere, per oggetto
una grave malattia o un infortunio di pari entità. Spesso erano i condannati a morte ad impetrare
la grazia della Madonna di Gerusalemme.
Il Marra correlava il soccorso richiesto dai condannati alla morte o a gravi pene ad un
bassorilievo della SS. Vergine ritrovato nell’antica cappella del Castello (verosimilmente alludeva al
Castello delle pietre) di Capua, che, nel 1874, fu collocato sulla porta minore della chiesa di
Bellona, quella che adduce, per l’appunto, alla cappella della Madonna di Gerusalemme.
Era proprio nel periodo pasquale -quello che vedeva il maggior numero di eventi prodigiosi-
che si concentravano i rituali pellegrinaggi sulla sommità della collina del Rageto; e pensare che
una tradizione religiosa perdurata per circa un millennio abbia avuto improvvisamente fine per
una banale lite giudiziaria.

Il compendio religioso di Santa Maria di Gerusalemme

Questa sintetica storia di Santa Maria di Gerusalemme viene chiusa, ad ulteriore chiarimento
dell’intera vicenda, con il testo integrale dell’interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4/03750
presentata dal deputato Pasquale La Cerra il 29 settembre 1994:
“Ai Ministri dell’Interno, di Grazia e Giustizia e dei Beni Culturali e Ambientali – Per sapere,
premesso che nel comune di Bellona (CE) si è creato un notevole stato di tensione, pericoloso per
l’ordine pubblico, a causa di un grave contenzioso aperto tra l’Amministrazione comunale, i
cittadini e il Parroco da una parte e la famiglia dei coniugi Sapone dall’altra a riguardo di chi abbia
il diritto di proprietà e/o possesso della cappella posta sul Monte Rageto dedicata a Maria SS. di
Gerusalemme
e contigua ad un ex monastero che compresa l’area circostante, è stata acquistata
dai coniugi Sapone e Aika; sono intervenute già sentenze della Pretura di Capua (n.63 del 1986,
elenco n.348; del 1980 e successive) che hanno assegnato al culto dei cittadini la cappella citata;
sono stati dati a conferma anche pareri dal Consiglio di Stato; da parte del Sindaco di Bellona più volte sono stati chiesti al Prefetto, al Questore, al Sovrintendente ai Beni artistici e culturali della
Provincia di Caserta e ad altre autorità competenti opportuni interventi per la definizione del
contenzioso; nell’agosto 1994 sono avvenuti fatti incresciosi e pericolosi, turbativi dell’ordine
pubblico, determinati dal fatto che i coniugi Sapone hanno ostacolato in vari modi (chiusura della
strada di accesso e costruzione di un muro ostruente l’ingresso alla cappella) l’accesso dei fedeli
alla cappella; non perviene, anche se più volte sollecitata, da parte della Sovrintendenza ai Beni
Artistici della Provincia di Caserta
l’autorizzazione all’esecutività del progetto di restauro e
consolidamento della struttura della cappella a cura e a carico dei cittadini, Parroco e
Amministrazione comunale di Bellona; quali interventi intendano adottare al fine di pervenire al
chiarimento definitivo del contenzioso creatosi nel comune di Bellona tra i cittadini e la famiglia
Sapone; quali iniziative intendano assumere: per restituire in modo definitivo al culto dei fedeli la
Cappella sul Monte Rageto, per autorizzare i cittadini, il parroco e l’Amministrazione comunale a
realizzare i lavori di consolidamento della struttura della citata Cappella; per accertare di chi siano
le responsabilità della mancata definizione di un contezioso che sta mettendo a rischio l’ordine
pubblico nella comunità di Bellona”.
Tutto è rimasto nelle condizioni descritte nell’interrogazione parlamentare, almeno per
quanto riguardo la fruibilità della cappella ed i correlati lavori di consolidamento. Questo è quanto
risulta a chi scrive, con l’auspicio di un ulteriore miracolo da parte della Madonna di Gerusalemme:
ovvero il ripristino del suo culto con le antiche modalità rituali, nella suggestiva cornice del Monte
Rageto
che domina tutta la pianura di Terra di Lavoro fino al mare, che si intravede in lontananza.
Non è poi da trascurare il prevedibile ritorno economico che ne deriverebbe per le locali
popolazioni, trattandosi di un luogo che coniuga la sacralità con la bellezza ambientale.

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