Nel relais “Tenuta San Domenico”, la mostra di “Arti Visive” organizzata da “artperformingfestival”
La “Cultura nel Mondo che verrà” è il tema scelto da “artperformingfestival” per celebrare, anche quest’anno, l’arte in ogni sua forma ed espressione, senza però tralasciare i contorni e le sfumature della vita reale. A Sant’Angelo in Formis, nella frazione capuana ai piedi del monte Tifata, che da secoli ospita l’antica Basilica benedettina, candidata tra l’altro ad assurgere al titolo di patrimonio dell’Unesco, sarà protagonista proprio la cultura e, in particolare, le “Arti Visive” espresse da autori di fama internazionale. Renata Petti, Hirotsugu Aisu, Luigi Ambrosio e O-Ring Art Studio esporranno nell’occasione pregevoli opere, che potranno essere apprezzate da sabato mattina (22 ottobre) fino al prossimo 19 novembre. L’esposizione sarà accompagnata dalle performance di Loredana Iafrate e di Barbara Sabella.
La mostra, che avrà luogo nella splendida cornice del relais “Tenuta San Domenico”, immerso nella rigogliosa e lussureggiante campagna santangiolese, è la terza ed ultima tappa della settima edizione del “artperformingfestival“, inaugurata – quest’anno – nella Stazione Marittima di Procida lo scorso primo ottobre.
Il festival, dedicato all’arte e a temi dall’elevato contenuto sociale ed ambientale, approdato poi a Napoli tra il 10 e il 14 ottobre, è stato ideato dal curatore Gianni Nappa ed è promosso e organizzato dall’omonima associazione “artperformingfestival”, di cui lo stesso Nappa è presidente, e dalla GlobalStrategies S.r.l.. Sarà presente anche la madrina del festival Barbara Petrillo, conduttrice di Studio Mattina su Canale 9. “Dopo la quinta edizione dedicata al CLIMA e la sesta, il cui focus riguardava le gravi condizioni in cui versava l’UMANITÀ dopo due anni in cui l’emergenza Coronavirus aveva causato una vera e propria “pandemia di violazioni dei diritti umani” (Antonio Guterres) – è scritto nella nota stampa dedicata all’intera edizione – nell’anno in cui Procida è Capitale della Cultura Italiana, il tema non poteva essere altro se non quello della “CULTURA nel Mondo che verrà”. Da sette anni artperformingfestival è presente nel panorama internazionale come evento indipendente, come spazio di libera circolazione di idee e dei linguaggi d’arte, con la scelta di tematiche legate alla situazione globale culturale, sociale ed ambientale, proiettata verso il prossimo futuro, per una migliore comprensione del “Mondo che verrà”, con l’auspicio che ci sia una maggiore attenzione delle istituzioni e della politica ai movimenti di sperimentazione del corpo, come le performance d’arte, ed ai linguaggi della video art. L’azione politica dell’arte è tangibile nella storia contemporanea, e le sue immagini fungono da controinformazione, storicizzate fin dagli anni sessanta, nei quali si sperimenta e si radica l’uso degli strumenti in un mix tra informazione indipendente e sperimentazioni artistiche, che assumono valore in quanto condivisione e partecipazione attiva con la società. Privilegiati dalla natura indipendente del festival, in sette anni è stato costruito un evento che ha saputo intercettare le proposte contemporanee attente ai problemi sociali ed ambientali, stringendo collaborazioni con curatori ed artisti del circuito della performance d’Arte mondiale, e con le scelte del curatore Gianni Nappa, attento ai profili giovani ed emergenti dell’Arte visiva e concettuale, con particolare interesse ai processi in essere in Campania, con la volontà di rendere fruibile la cultura e l’arte a tutti i cittadini. Da quando, nel 2017, è stata ideata e realizzata la Rassegna “Teresa Mangiacapra” di video arte, video ambiente, video performance, short film e documentari che trattano tematiche sociali ed ambientali, in tre regioni (Veneto, Campania, Puglia) sono state presentate oltre 100 opere video. Quest’anno, per la prima volta, è stato istituito il “Premio apf” (acronimo di artperformingfestival) per ognuna delle 4 categorie della Rassegna”.
