Ognuno ha le sue manie. C’è chi colleziona francobolli e chi, invece, si trastulla nel fare incetta di segnali stradali. A S. Angelo in Formis, da qualche tempo, si ha modo di constatare una rotonda stradale priva del 75% del suo arredo di segnaletica. Si tratta della rotatoria intorno alla quale viene veicolato il traffico stradale di via Martiri di Nassiriya e di via Giovanni Ragozzino, ovvero quello diretto da Capua a S. Angelo in Formis e viceversa, quello in transito per il viciniore cimitero, nonché di quello, peraltro pure molto intenso, che si svolge sul tratto adducente al passaggio a livello che, quale variante, consente di bypassare velocemente il centro urbano della frazione santangiolese. Orbene, qualche ignoto malintenzionato ha rimosso tre dei quattro segnali di obbligo di girare o, meglio, voltare nella direzione obbligatoria indicata. Di giorno, la carenza di segnaletica, grazie alla buona visibilità, non è di grave pregiudizio alla sicurezza della circolazione stradale. Di notte, invece, l’assenza della segnaletica su ben tre facce della rotonda, potrebbe fuorviare gli utenti della strada che si accorgerebbero di essa soltanto a distanza ravvicinata e tale, comunque, da non poterla evitare, se non attraverso delle brusche frenate. Ciò vale soprattutto per quanti, non conoscitori dei luoghi, dovessero impegnare la rotonda a velocità non moderata. L’abbattimento, nei pressi, di un segnale stradale di presegnalazione della direzione obbligatoria ne costituisce già una comprova, sebbene verificatosi proprio sul lato della rotonda dove tuttora persiste, indomito, l’unico segnale superstite rimasto a tutela della sicurezza stradale di quell’incrocio. L’incomprensibile malcostume di un teppista in danno del patrimonio stradale può, talvolta, vanificare gli sforzi profusi dall’ente proprietario della strada per migliorare la sicurezza della rete stradale.