Come spesso accade nella giungla dei social e dall’uso improprio che alcuni internauti ne fanno, è girata ieri la notizia di una feroce rissa tra atleti e di un terreno di calcio trasformato in un vero e proprio campo di battaglia. Ad arricchire la fantastica cornice bellica, è spuntato anche un intervento dei carabinieri, quasi a voler rendere ancor più scenica le pellicola cinematografica proiettata sul web. La notizia di tafferugli violenti in uno stadio di calcio si è subito diffusa e sotto la lente di ingrandimento sono finite le squadre della Vis Capua, che giocava fuori casa, e del S.Andrea, che militano in prima categoria. Ma di risse e campi di battaglia, oltre che di sirene delle forze dell’ordine, non se ne è vista neppure l’ombra. Può capitare che due calciatori possano venire alle mani, ma di qui a far sembrare il tutto peggio di quello che è, non sta neppure bene. La sospensione del match, che secondo qualche addetto ai lavori sarebbe stata frettolosa, ha ovviamente fatto il resto. Fortunatamente, sono giunti però i ragguagli del capitano della Vis Capua e del vicepresidente del S.Andrea Raffaele Volpe.
“Da capitano della squadra e da testimone – ha dichiarato su facebook il capitano del Capua Fabio Aglione – tengo a tutelare le due squadre. Le scaramucce succedono e succederanno sempre ma calunniare due società che fanno sacrifici non è giusto. Spero che anche Francesco Mezzarano, capitano del Francolise, dica la sua”. La reazione dell’altra società, in effetti, non si è fatta attendere. Raffaele Volpe, vice presidente dell’ASD S.Andrea, ha chiarito con una nota la dinamica dei fatti realmente occorsi nel campo da gioco. “Al sessantacinquesimo quel brutto episodio – ha scritto il dirigente dell’associazione sportiva – nel quale sono stati coinvolti solo due calciatori, uno del S. Andrea e uno del Capua. Gli altri sono intervenuti solo ed esclusivamente per mettere ordine in campo”. Il vicepresidente, nell’entrare nel merito della sospensione del match, ha poi sottolineato che “il direttore di gara con un suo errore tecnico fischiava tre volte, dopodiché prendeva i provvedimenti del caso”. Tuttavia, mentre l’arbitro si accingeva a far riprendere la partita – in base a quanto ricostruito dallo Volpe – è intervenuto il commissario degli arbitri, che impediva la ripresa dell’incontro giacché c’era stato anticipatamente il triplice fischio.