Ennesimo schiaffo al personale costretto a lavorare tra infiltrazioni, condizionatori non tutti funzionanti, senza ascensore e con uffici sporchi
Capua. Quali siano state le ragioni logistiche che abbiano motivato questa improvvisa ed inaspettata decisione, non è dato sapere. Di certo, la restituzione al Demanio dell’ex tettoia di Sant’Eligio – da sempre utilizzata come parcheggio dei dipendenti del municipio e degli automezzi comunali, sembra quasi un azzardo, soprattutto in considerazione che aree particolari per la sosta dei veicoli della polizia municipale e dei veicoli della manutenzione non ci sono nelle immediate vicinanze del Comune. Il parcheggio privato a ridosso della caserma dei carabinieri non ha posti disponibili. E la situazione, con i dipendenti costretti da lunedì a parcheggiare all’esterno, con ulteriore aggravio di spese, sta creando non poca tensione. C’è il sospetto che l’ex tettoia possa essere destinata alla polizia stradale. Ma, al momento, sono solo ipotesi. Rispetto alle legittime rivendicazioni delle rappresentanze sindacali del personale municipale, il Commissario prefettizio non ha fornito riscontri in senso favorevole. Riportiamo la nota trasmessaci. “Si segnala – è scritto – che da lunedì prossimo i dipendenti comunali di Capua non avranno più la possibilità di poter parcheggiare nell’area situata a poca distanza dal Comune e che da tempi immemorabili è sempre stata utilizzata anche come parcheggio degli automezzi comunali”. L’incontro con i vertici commissariali non ha avuto alcun effetto proficuo rispetto alle legittime doglianze dei dipendenti, anche in riferimento all’individuazione di soluzioni alternative. “Purtroppo nella zona limitrofa al Comune non ci sono parcheggi e quello privato sotterraneo alle sue spalle non ha posti disponibili – è pure riportato nella segnalazione – per cui, rispetto alla decisione assunta dalla Commissione Prefettizia di restituire l’area al Demanio, è stato chiesto un incontro dagli RSU per la risoluzione del problema. Purtroppo tale incontro non ha sortito alcun esito positivo, nè tantomeno la Commissione si è degnata di riscontrare il disagio segnalato”.