Qualcosa si muove anche a sinistra. Il movimento “Capua Bene Comune” strizza l’occhio al Pd e al Movimento Cinque Stelle. I democratici, che dovrebbero essersi riuniti qualche giorno fa, non si esprimono, ma certamente staranno facendo una quadra sui nomi dei potenziali concorrenti alla fascia tricolore. La situazione politica è tutto un fremito, non per altro per il numero di caffè, cene e pizze che si susseguono nei vari locali del circondario. Le civiche “Insieme per Capua C’È” e “Capua 3 Luglio” non hanno ancora sciolto riserve su eventuali futuri accoppiamenti. Poi, ci sarebbero i “Moderati”, che hanno come riferimento il consigliere regionale Giovanni Zannini e che, al crepuscolo della scorsa consiliatura, hanno visto uno dei suoi consiglieri dissociarsi dall’ex sindaco Branco, firmandone la sfiducia e causandone la definitiva debacle. C’è l’interrogativo di “Italia Viva”, che sicuramente ha perso Michele Giugno, ormai notoriamente vicino agli ambienti della destra locale. “Insieme per Capua” dell’ex difensore civico Roberto Barresi, che schiera l’ex forzista Melina Ragozzino, potrebbe nuovamente preferire una corsa autonoma, ma – nella scelta di una coalizione – appare sicuramente improbabile un accostamento al centrosinistra. Forza Italia e Lega attendono, ma il centrodestra potrebbe questa volta essere rappresentato quasi esclusivamente da liste e non da partiti. L’ex assessore alle politiche sociali Loredana Affinito e l’ex consigliere comunale Gianluca Di Agresti troveranno collocazione in rappresentanze politiche di estrazione civica. E altrettanto dovrebbero fare anche gli altri ex consiglieri comunali, con la sola eccezione di quelli del Pd e di Italia Viva. Trapelano i primi nomi di possibili candidati sindaci, ma si preferisce non dare conferme. Il pericolo di fesserie, del resto, è nell’aria. Resta da capire quale sarà la data delle prossime elezioni, che per il Covid potrebbero essere posticipate al prossimo autunno.
